Continuerà ad essere presente una psicologa psicoterapeuta in più all’interno del

percorso oncologico dell’Azienda USL 2 di Lucca.

E’ la dottoressa Lucia Da Valle, che ha vinto la selezione per la borsa di studio attivata

dall’associazione “Silvana Sciortino” e che lavorerà per un anno all’interno della struttura

di Oncologia dell’ospedale di Lucca portando avanti un importante progetto di ricerca.

“La nostra Associazione – evidenzia Emanuela Tempestini dell’Associazione “Silvana

Sciortino” – ha promosso in questi anni, grazie al contributo della Fondazione Cassa di

Risparmio di Lucca, alcune borse di studio in Oncologia sia come testimonianza del

nostro costante interesse al lavoro del personale medico ed infermieristico sia soprattutto

con lo scopo fondamentale di dare un contributo in termini di ricerca ad alcune

problematiche inerenti aspetti importanti dell’assistenza della cura e delle risposte alle

necessità dei pazienti, come ad esempio la corretta alimentazione per chi è in cura

chemioterapica, la cura chemioterapica per via orale, le pratiche assistenziali del

personale infermieristico tra Oncologia e Hospice.

Alla conferma di questa borsa di studio, che viene presentata oggi, diamo un’importanza

particolare, perchè fin dalla nostra costituzione abbiamo richiesto e sollecitato la presenza

di uno psicologo all’interno dell’equipe dell’Oncologia, presenza che da molti anni è ormai

operante. Con questa borsa di studio, al lavoro della dottoressa Stefania Tocchini, si

affianca la presenza e la ricerca condotta dalla dottoressa Da Valle”.

“La nostra attenzione per l’ambito oncologico – sottolinea il Vice Commissario

dell’Azienda USL 2 Joseph Polimeni ­ è massima, perché si tratta di uno di quei settori

per i quali non deve mai calare l’attenzione, per assicurare in ogni momento risposte di

qualità. L’Oncologia può contare su una buona squadra di professionisti e la conferma di

questo progetto permetterà di continuare a garantire un percorso adeguato alle necessità.

E’ infatti fondamentale individuare e introdurre nell’organizzazione buone prassi,

finalizzate al miglioramento complessivo della qualità della vita dei pazienti.

Negli ultimi anni, fra l’altro, si è registrato un forte cambiamento nel trattamento della

patologia oncologica, che è diventata cronica e non più acuta o sub­acuta. Questo ha

comportato la necessità di un approccio diverso e personalizzato, sia dal punto di vista

terapeutico che da quello del supporto psicologico. Ringrazio l’associazione Sciortino per

la sua collaborazione e attenzione costante su queste tematiche”.

Anche il Coordinatore delle attività sanitarie aziendali Michela Maielli ha ringraziato

l’associazione Silvana Sciortino per la collaborazione fornita in questi anni in vari ambiti.

“L’Oncologia moderna – osserva il Direttore del Dipartimento Oncologico Editta Baldini –

non può prescindere dalla presenza nell’equipe di uno psicologo, con cui i pazienti hanno

bisogno di interagire. Noi infatti abbiamo inserito questa figura in maniera strutturata,

nello specifico la dottoressa Tocchini, in tutti i percorsi diagnostico­terapeutici. Oltre a

questo standard rispettato, abbiamo questo valore aggiunto, con la presenza della

dottoressa Da Valle e con un progetto che dimostra come a Lucca si possa fare

sperimentazione, non solo nel settore oncologico ma anche in quello psicologico”.

“Partecipiamo a tutti i percorsi – aggiunge Stefania Tocchini, la psicologa che si occupa

dei progetti di psiconcologia – ma è bene ricordare che già adesso garantiamo la

presenza anche in ambito informativo, ad esempio agli incontri mensili che vengono

organizzati con i pazienti e che servono anche ad abbassare nelle persone il livello di

ansia”.

“Oltre a fare ricerca – precisa il Direttore della Psicologia Patrizia Scarsini – vogliamo far

si che il paziente oncologico si possa muovere nella comunità, aumentando la sua

capacità relazionale e la sua vita sociale. In questo è fondamentale da anni anche il ruolo

dell’Associazione Sciortino, che da anni rappresenta un potenziatore a livello culturale di

questi concetti”.

Nel corso della conferenza stampa è stata evidenziata l’importanza del trattamento

psicologico per supportare l’adattamento alla malattia oncologica, che è appurato in

numerose evidenze scientifiche, ormai da molti decenni.

Il tumore e la sua cura rappresentano un momento di grandissimo stress per il corpo e

per la mente. È necessario per migliorare la compliance terapeutica e la qualità di vita

delle persone, dare molto spazio a quelle che sono le componenti psicologiche. In questo

modo si ha la possibilità di intervenire sulla sintomatologia di tipo ansioso depressivo, che

ha un’influenza significativa sull’outcome di salute.

Negli ultimi anni si è cercato di fornire terapie di gruppo brevi, non solo perché

ugualmente efficaci rispetto a quelle individuali, ma perché forniscono anche un riscontro

sull’ottimizzazione delle risorse impiegate nei servizi di Oncologia.

L’intervento di gruppo è, pertanto, uno strumento di elezione che cerca di contenere

l’insorgenza dei sintomi depressivi e strategie di coping maladattive, che nascono nel

protrarsi della malattia.

In questo studio, in continuità con quello precedente, si vuole verificare l’efficacia dei

diversi trattamenti di gruppo nelle pazienti con tumore al seno, al fine di comprendere

quali siano le differenze e l’efficacia.

Le destinatarie sono le donne che afferiscono alla Breast Unit dell’Ospedale San Luca, di

cui è responsabile Aroldo Marconi, e che hanno effettuato l’intervento chirurgico.

Per quanto riguarda il metodo usato, le pazienti verranno invitate al colloquio psicologico

dal Medico Chirurgo, durante la visita di controllo post operatoria.

Le donne, dopo una valutazione psicodiagnostica, verranno poi assegnate a tre

condizioni sperimentali (due trattamenti diversi vs un gruppo di controllo) in modo

casuale.

La durata del trattamento breve di gruppo sarà di 8 settimane. Verrà effettuata una

valutazione attraverso test standardizzati pre­post trattamento.

Si prevede un follow up a 3 mesi dall’intervento, per tutte le pazienti, per verificare

l’efficacia del trattamento a lungo termine. I dati raccolti verranno analizzati al fine di

valutare l’efficacia di un trattamento rispetto ad un altro e stabilire un trattamento di

elezione.

Grazie anche a questo studio potranno essere introdotti, a livello organizzativo e

gestionale, alcuni cambiamenti in grado di rendere il percorso oncologico sempre più

adeguato alle esigenze dei pazienti e di migliorare la qualità della vita delle persone che

si trovano ad affrontare la patologia oncologica e le terapie ad essa legate.

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