Truffa RC auto online, i siti da evitare
I 12 siti che vendono polizze RC auto false e i consigli dell’Ivass per evitare le truffe online legate all’assicurazione auto.

A causa del proliferare delle truffe online da parte di finte imprese assicurative, l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha segnalato 12 siti che vendono polizze RC auto irregolari, avvisando i proprietari dei veicoli che la distribuzione delle assicurazioni tramite i seguenti siti risultava irregolare e, di conseguenza, le polizze ricevute erano false e i veicoli non erano assicurati.
Di seguito, vediamo l’elenco dei siti web che vendono polizze RC auto false, ma anche i consigli di Ivass per non cascare nella truffa delle assicurazioni auto contraffatte.
Polizze RC auto, i siti truffa
L’Ivass ha stilitato la seguente black list, composta di 12 siti che vendono polizze RC auto false:
Ma l’Ivass non si è limitata solo a elencare i siti irregolari, ha anche promulgato delle buone pratiche da seguire per tutelarsi e non cadere nelle truffe sulle polizze auto.
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Truffe polizze RC auto, i consigli dell’Ivass per evitarle
Tra i vari consigli per evitare di stipulare una polizza RC falsa, l’Ivass raccomanda di controllare che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati. Infatti, sul sito dell’istituto si possono consultare varie informazioni utili per valutare bene le offerte assicurative che ci vengono fatte via internet o telefono.
Stiamo facendo riferimento a:
- gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia (elenchi generali ed elenchi specifici per la RC auto, italiane ed estere);
- il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) ’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea;
- l’elenco degli avvisi relativi ai Casi di contraffazione, Società non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione
Inoltre, un altro consiglio dell’Ivass è quello di controllare sempre la presenza nei siti dei dati identificativi dell’impresa. Infatti, per essere conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa, i siti internet o i profili Facebook degli intermediari italiani che svolgono attività on-line devono sempre indicare le seguenti informazioni:
- i dati identificativi dell’intermediario;
- l’indirizzo della sede;
- il recapito telefonico;
- il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata;
- il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi;
- l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’Ivass.
Infine, gli intermediari dello Spazio Economico Europeo (SEE) abilitatati ad operare in Italia devono riportare sul proprio sito, oltre ai dati identificativi
- il numero di iscrizione nel Registro dello Stato membro di origine;
- l’indirizzo di posta elettronica;
- l’indicazione dell’eventuale sede secondaria;
- la dichiarazione di abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia con l’indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine.