Temperature alte, zero pioggia, zanzare, fiumi e laghi in secca.
Questa è un’estate che non accenna a finire. E ora, per l’inizio di novembre, si prevedono giornate con temperature simili a giugno. Su giornali e siti viene definita “#Novembrata“, come se avesse un’accezione positiva. Ma di positivo non ha proprio nulla. È solo un termine nuovo e molto infelice per un problema enorme figlio della crisi climatica in atto.
In tanti si dicono contenti di questa estate senza fine, delle belle giornate in cui poter continuare a fare passeggiate all’aria aperta, o del fatto di non dover accendere ancora i termosifoni (soprattutto in un momento storico come questo, con la crisi energetica che avanza galoppando). Tuttavia, c’è ben poco da festeggiare.
L’assenza di pioggia rappresenta sta aggravando il problema della #siccità e ci sta costringendo a convivere ancora con le #zanzare. I fiumi e i laghi sono ancora in secca. Insomma, il caldo a novembre non è affatto una buona notizia. Inoltre, le piante e gli alberi, illusi da questo clima estivo, stanno fiorendo in maniera anticipata: l’arrivo improvviso del freddo brucerà le gemme dei frutti, che non spunteranno nuovamente in primavera, con un’ovvia riduzione della produzione agricola. Stiamo vivendo un’estate senza fine ed è un dramma per tutti noi…