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Sulla costruzione dell’Ospedale San Luca, sulla necessità stessa di costruirlo, sulla sua collocazione, sulla scelta e acquisto dei terreni, si è parlato, si parla e si parlerà ancora a lungo.

In questi ultimi mesi, dopo la sua entrata in funzione, sempre più insistenti si sono cominciate a registrare voci anche sul suo funzionamento, sulla sua capienza, sui parcheggi a pagamento, sulla collocazione del Pronto Soccorso e di certi reparti, sui raffronti con il Campo di Marte…

Adesso si è passati anche ad un esposto alla Procura della Repubblica! E’ quanto ha fatto la Rete dei Comitati per la Sanità Lucchese ed il Coordinamento Toscano per il diritto alla salute, ipotizzando irregolarità nella costruzione e nella gestione del nosocomio lucchese che potrebbero rivestire anche rilevanza penale.

In particolare ci si appunta su alcuni aspetti:

 

RIDUZIONE DEI POSTI LETTO : nell’esposto si chiede “se la drastica riduzione di posti letto totali e di quelli destinati alla riabilitazione e fase post-acuta, la riduzione del periodo di degenza e la carenza di personale dovuta ai tagli e al blocco del turnover costituiscano eventuale pregiudizio per il diritto alla salute previsto dall’articolo 32 della costituzione italiana, nonché una discriminazione dei cittadini della Piana di Lucca rispetto a quelli di altre città della Toscana in cui la Regione dichiara di disporre di un indice di posti letto pari al 3,8 per mille abitanti”.

“Secondo la legge nazionale – scrivono i comitati – la Piana avrebbe dovuto avere complessivamente 630 letti di cui 120 per riabilitazione e fase post-acuta. In realtà la Asl 2 ha a disposizione al San Luca solo 410 posto e circa altri 100 nelle case di cura convenzionate. Nessuna delle strutture però ha a disposizione letti in condizione di degenza ospedaliera per riabilitazione e fase post-acuta, se non nelle strutture private a pagamento. invece dei 120 posti letto previsti dalla legge nazionale per questo tipo di degenza, esistono solo 15 posti letto nell’ospedale di comunità di Marlia e 14, espandibili a 28, recentemente istituiti nell’ex ospedale di Campo di Marte. Nessuna delle due strutture però offre assistenza di tipo ospedaliero continuativa sulle 24 ore”.

 

 

CONCESSIONE EDILIZIA: mancherebbe qui, a detta dei Comitati, addirittura l’assenso del Comune alla variazione dello strumento urbanistico che avrebbe permesso la costruzione del San Luca: “al contrario il Comune di Lucca – si legge nell’esposto – per mezzo del suo rappresentante alla Conferenza dei Servizi arch. Tani, aveva fatto mettere a verbale il dissenso del comune alla variazione del Piano Strutturale, che dichiarava invariante agricola una parte del terreno su cui il S. Luca è stato costruito”.

 

COSTI DI COSTRUZIONE : si ritorna qui a diatribe vecchie ascoltate più volte anche per bocca di molti candidati alle ultime elezioni amministrative: in sostanza quelle di enormi lievitazioni dei costi.

Il costo iniziale previsto era di 84,7 milioni di euro di cui, 20,3 milioni a carico del costruttore in project financing. Il costo finale è invece lievitato quasi al doppio: fino a 160 milioni, dei quali la quota in project è passata a 45 milioni!

Una situazione a dir poco difficile, per la gestione della sanità pubblica lucchese, stretta da un lato a versare per quasi un ventennio cifre ingenti al privato costruttore; dall’altro impegnata a restituire alla Regione i 23 milioni anticipati per la costruzione della struttura. Regione Toscana, però, sottolineano e denunciano ancora i Comitati, che si sarebbe appropriata di 13 milioni di Euro destinati alla ristrutturazione del vecchio Ospedale del Campo di Marte, senza detrarla dal debito che la Regione stessa vanta nei confronti della ASL 2!

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