Non c’è pace per San pellegrino in Alpe, prima i dubbi sull’attività futura del Museo Etnografico, poi i dubbi sul futuro del Santuario che ospita i santi Pellegrino e Bianco, dubbi che al momento sono parzialmente risolti in quanto la curia ha concesso le chiavi alla famiglia Lunardi che provvederà ad aprire e chiudere il santuario.
Ieri una vera e propria valanga di neve si è abbattuta sulla strada provinciale che da Chiozza porta a san pellegrino in Alpe, in località Fabbrica, oltre 30 metri di strada invasi da quella che possiamo definire una vera valanga di neve, contemporaneamente una slavina chiudeva anche il tratto di strada che dal Passo delle radici porta a san Pellegrino, quindi il centro abitato più alto dell’Appennino era completamente isolato, e completare l’opera, l’assenza di energia elettrica che persiste ancora nella giornata di oggi.
Ieri nel tardo pomeriggio lavorando duro è stato possibile riaprire il tratto di strada che da Chiozza porta a San pellegrino e in mattinata quello nel versante Passo delle Radici, è cmq obbligatorio il transito con catene montate, visto che il fondo stradale è completamente ghiacciato, alle 12 di quest’oggi il termometro nella piazza a San Pellegrino segnava -10.
Situazione critica a san pellegrino in Alpe
