Discarica Fornace . Cittadini e Enti Locali vanno informati e rassicurati: non minacciati.
Non è piaciuto a Rosario Brillante – Sinistra Ecologista Versilia – il comunicato emesso dalla società Programma Ambiente Apuano Spa in merito alle vicende che interessano la discarica da questi gestita tra Pietrasanta e Montignoso.
Un’azienda a capitale pubblico, benchè soggetta a diritto privato, dovrebbe pensarci più di una volta prima di lanciare minacce di denunce per procurato allarme a chi ritiene che quella discarica possa rappresentare un potenziale rischio ambientale e sanitario e cerca garanzie.
Eserciti quindi i suoi diritti e i propri doveri senza dimenticare però che il territorio è presidiato da cittadini attenti allo stato dell’ambiente e alla loro salute e da sensibilità politiche e amministrative che non possono essere intimorite, e che esercitano legittimi diritti e competenze.
La società – da parte sua aveva affermato – che avrebbe reso pubblici i risultati delle varie analisi che ogni anno effettua all’interno della discarica .
Fa bene a farlo – continua Brillante – colga però l’occasione della trasparenza che si impegna ad adottare anche per informare circa la natura di quei conferimenti di fanghi pari al 10% massimo in peso sul totale che è autorizzata a depositare nella discarica.
In merito alla richiesta di immettere il proprio percolato nella rete fognaria spetta Gaia
garantire l’idoneità della rete e del sistema di depurazione a ricevere il liquidi della discarica. Di esprimi, si impegni e rassicuri i cittadini.
I cittadini e i comitati hanno tutto il diritto di chiedere spiegazioni e ricevere risposte sia su questi punti che circa il significato dei dati ufficiali ARPAT relativi al triclorometano rilevati nei pozzi 5 e 10 furo soglia.
Possono configurare rischi potenziali per la salute dei cittadini questi dati?
Brillante ricorda che se il Comune di Pietrasanta ha presentato, in accordo con i Comitati richiesta alla Regione richiesta di riesame della procedura autorizzatoria AIA, anche alla luce dell’assenza del parere obbligatorio spettante al Sindaco e se il Comune di Forte dei Marmi delibera un monitoraggio su tutti i pozzi del suo territorio da confine con la discarica fino al mare per verificare lo stato delle acque e chiede risposte a Gaia per l’utilizzo della rete fognaria, più che di “procurato allarme” si tratti della necessità politica e tecnica di dare risposte alla popolazione, tranquillizzare, fornire informazioni corrette.
A questo punto – conclude Brillante – sarebbe opportuno che dai Sindaci interessati partisse la richiesta alla Regione, Presidente e Assessore competente, di venire sul territorio a fornire le proprie rassicurazioni.