Si chiamava Nevila Pjetri e aveva 35 anni. Albanese, residente a Carrara, molto conosciuta, soprattutto per il suo mestiere. Sono questi gli estremi della donna uccisa a Sarzana, la scorsa notte e il cui cadavere, seminudo, è stato trovato sul greto del torrente Parmigliola.
Secondo alcune informazioni, non confermate dagli inquirenti, sarebbe stata prima picchiata e poi uccisa con un colpo di pistola di piccolo calibro oppure con uno strumento a punta piantato dietro all’orecchio sinistro. Accanto al cadavere non è stata trovata borsetta né documenti o oggetti personali.
Tutto questo non sarebbe avvenuto nel luogo, dove poi è stata ritrovato il corpo, nonostante il molto sangue trovato sul posto. Il che aveva fatto ipotizzare che qui fosse stato dato il “colpo di grazia” alla testa. Perché “qualcuno” avrebbe visto un uomo trascinare un corpo verso il torrente. Bisogna però vedere, se già cadavere. Comunque sul posto non stati trovato bossoli.
Sarà comunque l’autopsia, affidata all’anatomopatologa Susanna Gamba, a chiarire definitivamente le cause e le modalità della morte.