Secondo i dati ASL nelle scuole di Lucca ci sono 200 positivi al giorno.

 

La direttrice della prevenzione chiede aiuto per il tracciamento andato in tilt e afferma che i casi sono decuplicati in una settimana. Che cosa ci abbiamo guadagnato a riaprire la scuola subito in presenza? Era così difficile aspettare il 1 febbraio?

Non mi interessa, oggi, che qualcuno inizi a dire a me ed a quelli come me, sottovoce, che forse avevamo ragione, tanto indietro non si torna. Mi dispiace del fatto che per un partito preso, per una posizione ideologica, non si sia fatto il bene della scuola, che in questa situazione vive in profonda precarietà.

Io amo la scuola, ne sottolineo da anni, giornalmente, il ruolo fondamentale, perciò, prima di tutto in autotutela per essa (e certamente per far fronte alla situazione sanitaria generale) si doveva avere il coraggio di applicare una scelta realista e di buonsenso, aprendo a febbraio per allungare fino a giugno inoltrato senza più fermarsi.

Piangere sul latte versato non serve a nulla, me ne rendo conto, ma ora bisogna gestire una situazione estremamente complessa che con un minimo di apertura mentale poteva essere evitata o attenuata.
Naturalmente, in virtù dell’idealismo empirista che mi contraddistingue, sono (siamo come amministrazione) in primissima linea per fare tutto quello che serve per dare una mano.

Sempre e comunque, viva la scuola

PATRIZIO ANDREUCCETTI

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