Puglia, corruzzione, voti di scambio, affari, concorsi e politica: 21 persone coinvolte
Arrestato l’ex senatore Totò Ruggeri. Coinvolti anche due sindaci e un consigliere regionale: 21 persone coinvolte, terremoto nella politica pugliese
21 persone coinvolte, cinque arresti fra cui l’ex assessore regionale al Welfare e sei misure cautelari che coinvolgono il neoeletto sindaco di Scorrano, Mario Pendinelli e quello di Otranto, Pierpaolo Cariddi. Chiesta la sospensione del dg dell’Asl di Lecce Rodolfo Rollo. Le ipotesi di reato di corruzione, traffico di influenze e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici
Sesso o aragoste in cambio di un posto di lavoro e compravendita di voti per le ultime elezioni regionali in Puglia. C’è l’ex senatore ed ex assessore regionale ai Servizi Sociali Salvatore Ruggeri (prima Udc e poi Popolari per Emiliano) al centro dell’inchiesta della Procura di Lecce che coinvolge 21 persone su presunti illeciti nel mondo sanitario, dei consorzi pubblici e nella gestione di concorsi e dei centri di procreazione assistita.
Oltre alle 11 persone raggiunte da misure cautelari, i finanzieri stanno notificando gli avvisi di garanzia alle altre 10 persone indagate. Sono in corso anche perquisizioni. Le indagini hanno fatto emergere che alcuni pubblici ufficiali, in cambio di plurime utilità, promettevano di trovare posti di lavoro a persone di fiducia in vari enti pubblici. Inoltre Ruggeri, quando era assessore regionale, avrebbe preso decisioni – insieme ad altre persone a lui vicine -che avrebbero determinato l’ottenimento di un illecito profitto personale.
Tra le contestazioni a Ruggeri c’è anche un episodio di corruzione in concorso con una lavoratrice precaria alla quale avrebbe chiesto (e dalla quale avrebbe ottenuto) prestazioni sessuali per aiutarla ad ottenere un lavoro stabile. Inoltre un episodio di corruzione elettorale in concorso con Pendinelli per aver pagato voti di elettori di Aradeo e Gallipoli in occasione delle regionali del 2020. Secondo l’accusa,
Ruggeri avrebbe versato 16 mila euro in due trance a procacciatori di voti per sostenere l’elezione di Pendinelli alle regionali del 2020, promettendo anche posti di lavoro.
Aragoste, pesce fresco, casse di vino Berlucchi. Sarebbero queste le ricompense che l’ex assessore regionale al Welfare Totò Ruggeri avrebbe ricevuto in cambio del suo impegno per rinnovare il contratto di direttore dell’area amministrativa del Consorzio Arneo di Nardò alla figlia di Luigi Marzano. Corruzione in atti giudiziari è l’accusa ipotizzata a carico dell’ex assessore regionale finito ai domiciliari nell’indagine condotta dai militari della Guardia di Finanza coordinati dal pm Alessandro Prontera. Per i finanzieri, Ruggeri si era già reso promotore in Giunta Regionale della nomina di Renna in sostituzione di Alfredo Borzillo (raggiunto da un provvedimento di interdizione da parte del giudice per le indagini preliminari di Bari perché accusato di aver fatto assumere il fidanzato della figlia) e forte del ruolo ricoperto si sarebbe messo a disposizione di Luigi Marzano ricevendo come ricompense “cospicue forniture di mitili, crostacei, pescato, casse di vino Berlucchi e altro”.
Il reato di traffico di influenze illecite viene ipotizzato a Mario Romano, Antonio Greco e Luigi Tolento. Secondo quanto riportato nel capo d’imputazione, Greco avrebbe svolto il ruolo di galoppino al soldo del consigliere regionale Mario Romano e avrebbe individuato persone disponibili a versare somme di denaro per il superamento di concorsi pubblici. Sfruttando e vantando – viene messo per iscritto nell’ordinanza a firma della giudice per le indagini preliminari Panzera – relazioni con persone impiegate nella pubblica amministrazione, ricompensandole con dazioni di denaro. In particolare si parla di 7.000 euro consegnati a Tolento per il superamento del concorso in Sanità Service per l’assunzione di 159 persone.