“Il primo cittadino Mario Pardini, a parole “il sindaco di tutti”, condivide le posizioni razziste, misogine, omofobe e negazioniste dei cambiamenti climatici contenute nel testo del generale Vannacci, che sarà presentato a breve a Lucca? O, in caso contrario, come fa a poter proseguire come se nulla fosse, e senza alcun imbarazzo, a contare sull’appoggio determinante di forze politiche che sostengono apertamente le tesi del militare, come Salvini della Lega o Donzelli di Fratelli d’Italia, o la destra estrema di Casapound che vorrebbe addirittura candidare Vannacci al Senato? A Pardini chiediamo di esprimersi pubblicamente, prima della presentazione del libro. Da parte nostra, senza alcun indugio, non ci sottraiamo a sottolineare di essere dalla parte della larga maggioranza dei lucchesi: che vive non senza patema d’animo le affermazioni violente, prive di rispetto umano e cariche di odio che saranno espresse pure nella nostra Città”.
Sono le consigliere e i consiglieri comunali dei gruppi del centrosinistra di PD, Lucca Futura, Sinistra con Lucca-Sinistra civica ecologista e Lucca Civica-VOLT-Lucca popolare, ad entrare nel merito della presentazione del libro del generale Vannacci.
“Basta fare un giro nelle nostre scuole e parlare coi nostri giovani, per capire come per fortuna siano ormai fuori dal mondo e dalla storia le invettive intolleranti di Vannacci – proseguono le consigliere e i consiglieri – Noi siamo dalla parte di queste ragazze e di questi ragazzi, e cogliamo la speranza che essi esprimono: loro che vivono la lotta ai cambiamenti climatici come una priorità; loro che si schierano contro ogni forma di guerra, violenza, discriminazione, ingiustizia; loro che sono esempio concreto e continuo di accoglienza, integrazione, rispetto. Il futuro, pure della nostra Città, va in tale direzione: e capiamo e condividiamo la rispettosa reazione che si sta levando a Lucca, nei confronti di chi afferma che è “normale” esprimere concetti di odio e di violenza. Nel dibattito cittadino di questi giorni sull’evento si è arrivati perfino ad augurare pubblicamente la morte, nei confronti di chi (e vogliamo esprimere qui tutta la nostra solidarietà) ha espresso civili critiche all’evento: il “mondo al contrario” è a nostro avviso è proprio quello di chi non riesce neppure ad avere rispetto delle differenze, a partire da quelle di opinione, ma vorrebbe imporre il proprio pensiero, non mancando di utilizzare pure parole violente”.
