PORCARI RASSEGNA DI PITTURA ALLA FONDAZIONE LAZZERESCHI
Dal 2 al 23 luglio esposti i dipinti di Daniela CACIAGLI, Riccardo CORTI, Marco MANZELLA,
Guido MORELLI, Armando ORFEO e Valente TADDEI
IN FONDAZIONE si apre “SIX”, rassegna di pittura organizzata in collaborazione con la
galleria Mercurio Arte Contemporanea di Viareggio, da sabato 2 luglio (inaugurazione alle
In esposizione recenti dipinti di Daniela Caciagli, Riccardo Corti, Marco Manzella, Guido
Morelli, Armando Orfeo, Valente Taddei: sei artisti, seppur diversi tra loro per formazione
estetica, scelte stilistiche e tecniche pittoriche, accomunati da un profondo spirito di
ricerca nell’ambito della figurazione contemporanea.
Nei suoi dipinti a olio e acrilico, Daniela Caciagli (Bibbona, 1962) cerca di plasmare la
realtà e di farla immaginare in continua mutazione, creando associazioni fantastiche di
frammenti di vita quotidiana, in cui i riferimenti spazio-temporali appaiono sfumati.
Gli oli di Riccardo Corti (Firenze, 1952), dall’intenso impatto visivo e dalla forte valenza
simbolica, creano un gioco testuale di notevole pregio stilistico, nell’ambito di una pittura
di sintesi, volta ad indagare il sensibile con lirismo.
Nelle tempere di Marco Manzella (Livorno, 1962) salta agli occhi la qualità emblematica
delle scene: la sensazione è quella di un’immobilità congelata in un silenzio quasi
artificiale, come se tutti gli elementi del dipinto fossero in attesa di un evento imminente.
Guido Morelli (La Spezia, 1967) è autore di raffinati oli dall’impronta materica, nei quali
sono raffigurati sintetici paesaggi naturali: l’artista si concentra su un linguaggio
psicologico del dipinto, allontanandosi dagli aspetti descrittivi e mirando a una pura
fusione di cromatismi e luminosità.
L’universo creativo di Armando Orfeo (Marina di Grosseto, 1964) è vicino al mondo dei
fumetti. Nelle sue tecniche miste, vengono raffigurati singolari paesaggi urbani in cui
ondeggiano i grattacieli e si stagliano architetture ardite, in una dimensione ad un tempo
Valente Taddei (Viareggio, 1964) realizza dipinti ad olio e china dal taglio narrativo e
minimalista, nei quali un minuscolo individuo conduce una paradossale esistenza, sospesa
in tempi e spazi indefiniti: l’artista offre una metafora dei limiti umani, sdrammatizzando,
con sottile ironia, il senso di caducità che l’uomo può provare di fronte al proprio destino.
La mostra, che rimarrà aperta dal martedì al sabato dalle 16 alle 19 con ingresso libero, è
corredata di catalogo con introduzione di Gianni Costa. Web:
www.mercurioviareggio.com/six.htm.