POMODORO / La filiera del pomodoro da industria rischia di essere travolta dal cortocircuito che sta investendo l’intera economia agricola nazionale per i rincari sulle materie prime e l’ulteriore impatto della guerra in Ucraina. Senza accordo sul prezzo e con il comparto stressato da crisi idrica e instabilità dei mercati, l’oro rosso italiano ha già perso il 15% delle superfici coltivate a pomodoro e si rischia di arrivare fino al 30%. Accade sulla scia dei record produttivi del 2021, ma soprattutto perché gli agricoltori stanno tentando di contenere costi di produzione insostenibili, con la riconversione dei terreni a colture più sicure e meno onerose come mais, girasole e soia. Cia – Agricoltori Italiani esprime preoccupazione per lo stallo delle trattative sul prezzo, sia al Centro-Nord che al Sud, e sollecita mediazione e responsabilità tra produttori e industria, per aiutare un settore quasi in fase di trapianti per la Campagna 2022 e che normalmente già richiede alti costi di impianto e gestione, impennati ora, complessivamente, oltre il 50%.

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