PIÙ LAVORO BUONO, PIÙ SALARIO, PIÙ STATO SOCIALE.
Ecco perché c’è bisogno della sinistra.
L’Italia è l’unico paese europeo in cui i redditi dei lavoratori sono diminuiti dal 1990 ad oggi.
L’ubriacatura neoliberista, le posizioni retrive all’interno di Confindustria, l’indebolimento del sindacato hanno provocato un grave arretramento negli ultimi decenni. Oggi abbiamo un mix esplosivo di bassi salari, precarietà e servizi sociali insufficienti.
Ma anche scarsa sicurezza sul lavoro, perdita di dignità, situazioni di illegalità.
Non solo. La attuale fiammata inflazionistica e le bollette impazzite stanno erodendo il potere d’acquisto e provocando un’ulteriore riduzione delle paghe.
A fronte di tutto questo è necessario ridurre le tasse sui lavoratori e spostarle sui grandi patrimoni, la speculazione finanziaria, gli extraprofitti energetici.
Occorre ridurre il tasso di precarietà.
Migliorare la rete dei servizi e della protezione sociale.
Occorrono rinnovi contrattuali veri e meccanismi di adeguamento delle retribuzioni.
E in questo momento di emergenza aiuti sostanziali a chi ne ha bisogno.
Anche la direttiva europea sui salari, su cui vi è stato un accordo in questi giorni, ci dice in sostanza che occorre agire subito in questa direzione.

Diamo più forza alla sinistra per dare più forza al lavoro!

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