OMICIDIO ISERNIA, LA CONFESSIONE DELLA MOGLIE NON CONVINCE DEL TUTTO

Irma Forte ha ammesso di avere ucciso il marito Carlo Giancola, il 24 Dicembre. Si dice profondamente addolorata e pentita per “aver distrutto una famiglia perbene”.

Attualmente si trova ai domiciliari presso l’abitazione di un parente a Santa Maria del Molise.

Ma agli inquirenti sembra non essere sufficiente e stanno comunque cercando di acquisire ulteriori elementi probatori: “poiché allo stato la ricostruzione dei fatti è incompleta e ci sono alcuni aspetti della dinamica dell’omicidio e della fase successiva non chiari”.

A dichiararlo, il Procuratore capo di Isernia Carlo Fucci, il quale ha specificato nell’abitazione di via XXV settembre di Santa Maria del Molise: “deve considerarsi l’oggettiva alterazione dello stato dei luoghi prima che fossero informati dell’omicidio la Procura della Repubblica di Isernia e i carabinieri. E dunque prima dell’intervento degli inquirenti sul luogo”.

L’arma del delitto, infatti, come spiegato sempre dal procuratore Fucci, è stata recuperata solo: “a seguito di un ulteriore sopralluogo nell’abitazione”.

Insomma, la scena del crimine nella casa della coppia sarebbe stata ripulita. Non è escluso quindi che nelle prossime ore spuntino altri indagati, magari complici della donna.

In un primo momento, infatti, Irma Forte si era avvalsa della facoltà di non rispondere.

Poi si è aperta cercando di ricostruire, come ha spiegato il suo l’avvocato, quello che ricorda.

Riguardo il movente, la donna avrebbe parlato di situazione di conflitto col marito. Ma ci potrebbe essere di più.

D.V.

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