Omicidio di Calbenzano, verso la perizia psichiatrica per Andreini

 

Nei prossimi giorni dovrebbe essere depositata la richiesta di perizia psichiatrica per Manuele Andreini, il 48enne che ha ucciso la madre lo scorso 14 Ottobre a Calbenzano, una frazione di Subbiano nel Casentino aretino.

 

Probabilmente una perizia potrebbe essere eseguita sotto forma di incidente probatorio. L’accertamento dovrebbe servire per capire se l’uomo, al momento del delitto, fosse capace di intendere e di volere e se attualmente sia in grado di sostenere sia un procedimento giudiziario. E persino, valutare la sua detenzione in carcere. L’avvocato difensore di Andreini aveva richiesto che il suo assistito venisse trasferito in una Rems, ovvero una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, dove potesse seguire anche un percorso di tipo psichiatrico e riabilitativo. Ma questa resta subordinata all’esito di questa perizia.

 

Il legale che ha fatto visita al 48enne, proprio in queste ha detto di averlo trovato assai bene, e che è sembrato tranquillo e che provvederà a nominare, su richiesta dell’assistito un consulente di parte, che prenderà parte all’incidente probatorio

Andreini si trova in una sezione speciale del carcere di Sollicciano, a Firenze, sotto continua osservazione.

La tragedia, che ha colpito la piccola comunità comunità di Subbiano, è avvenuta nella notte tra Giovedì 13 e Venerdì 14 Ottobre, dopo l2 una di notte, nella casa di campagna di Calbenzano: Andreini si recò nella stanza della madre, prese un cuscino e poi la soffocò. Poi, chiamò il 112, ammettendo il suo gesto e subito dicendosi pentito.

 

Fu trovato in stato di choc dai soccorritori ed anche dagli inquirenti giunti sul posto. Poi durante l’interrogatorio non avrebbe trattenuto le lacrime e avrebbe spiegato di essere pentito del terribile gesto.

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