Napoli, False multe con falso Iban

Mentre a Milano quest’anno si sono “elevate” circa 2 milioni e mezzo di multe per infrazioni al codice della strada, superando i 100 milioni d’incasso, primato, se volete chiamarlo così, italiano, a Napoli si arriva difficilmente a 10, sempre milioni per multe “elevate”. Ma a Napoli che un pregresso enorme di multe mai riscosse, si ha un altro triste primato, che è in testa alla classifica della percentuale di evasione. AD esempio nel 2015, le multe per infrazioni al codice della strada registrano un tasso nei mancati pagamenti superiore al 50%.

Negli ultimi tempi si era notato un aumento degli odiati foglietti che troviamo quando torniamo alla macchina magari in ritardo su quanto avevamo impostato sul disco orario o sul biglietto pagato per la sosta.

Si erano notati più verbali, completi in ogni dettaglio: la contestazione della violazione, i soldi da pagare, il termine entro quando farlo, l’iban dove poter effettuare il versamento, apposti da mano…vigile, sotto il tergicristallo.

Ma era tutto falso. Sì, perché se si versano i soldi a quell’iban, non si pagherà la multa al Comune di Napoli, ma si consentirà ad una banda di truffatori di intascare un bel po’ di soldi. È l’ultima novità delle truffe napoletane, che sono comparse in diverse zone della città.

Da qui l’appello della polizia municipale, quella vera, di stare attenti. Ad oggi, si dice siano una decina i cittadini che hanno scoperto di essere truffati. Ma vista l’evasione è da pensare che i truffati siano molti, ma molti di più.

Le vittime si dice che per lo più, avessero trovato sul parabrezza delle proprie auto, verbali in cui si contestava il mancato rispetto dell’articolo 158 del Codice della Strada: sosta non consentita che nelle città italiane si verifica con intensità pari ai turisti d’estate.

Sul falso verbale, oltre alla contestazione rilevata, era indicato un codice Iban su cui effettuare il versamento per il pagamento della multa del valore di 29,90 euro. Entro 5 giorni, passato questo termine la sanzione, per uno Stato vorace come il nostro, sale a 41 euro.

“La cifra richiesta – spiega Bruno Capuano, al comando dell’Unità operativa Affari generali e controlli interni della polizia locale – evidenzia la furbizia di questi truffatori perché richiedere una cifra più elevata probabilmente avrebbe indotto le vittime a non pagare e a valutare un ricorso. In questo modo invece le persone magari per togliersi il pensiero potrebbero pagare la sanzione”. Le zone della città in cui i truffatori si stanno muovendo sono i Ponti Rossi, via Borgia, piazza Dante e strade limitrofe e sono comparsi verbali falsi anche in via Manzoni.

Sono in corso accertamenti e verifiche sul codice Iban indicato sulle false multe e si è risaliti all’istituto bancario di riferimento. L’obiettivo è quello di porre sotto sequestro il conto corrente e risalire agli intestatari. In giro per le strade in queste ore ci sono anche pattuglie in borghese allo scopo di riuscire a individuare i responsabili. Che, naturalmente, vista la creatività napoletana, metteranno le loro auto civetta in pieno divieto di sosta.

D.V.

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