SABATO 5 NOVEMBRE AL MUSEO ATHENA SARA’ INAUGURATA LA MOSTRA ‘PERCEZIONI’ DI GIUSEPPE ALDI
Sabato 5 novembre, alle ore 16.30, al Museo Athena di via Carlo Piaggia a Capannori sarà inaugurata la mostra di pittura “Percezioni” di Giuseppe Aldi.
In programma un’introduzione dal critico d’arte e curatore della mostra Marco Palamidessi.
Giuseppe Aldi, diplomato all’Istituto d’Arte Passaglia, è un artista eclettico che spazia dalla pittura alla scultura, dal fumetto alla fotografia, dalla musica alla poesia. Ha al suo attivo numerose estemporanee, mostre personali e collettive. Dipingere è per lui un modo per esternare la sua istintualità, unendo all’esteriorità del gesto pittorico il rigore compositivo della costruzione geometrica.
Gli orari per visitare la mostra sono: martedì e giovedì ore 9.00 – 13.00; venerdì ore 13.00 – 19.00; sabato ore 10.00 – 13.00 e ore 16.00 – 19.00
La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta fino al 19 novembre.
Nato a Lucca nel 1962, Giuseppe Aldi si è diplomato all’istituto d’arte A.Passaglia della sua città.
Artista eclettico, spazia dalla pittura alla scultura, dal fumetto alla fotografia, dalla musica alla poesia.
Un fervore creativo che lo spinge a guardare sempre avanti, sfuggendo ai limiti per lui troppo angusti,
di una precisa tendenza artistica. Dipingere è un modo per esternare la sua interiorità, unendo all’istintualità
del gesto pittorico il rigore compositivo della costruzione geometrica. Un linguaggio guidato da una continua
ricerca introspettiva, dove il figurativo diventa astratto ed informale per poi tornare ad essere figurativo in un
percorso circolare.
Giuseppe Aldi ha al suo attivo numerose estemporanee, mostre personali e collettive. Inserito più volte nel
Catalogo di Arte Moderna Mondadori,nel 2016 è stato insignito del Collare Laurenziano in occasione della
XXXXI° Edizione del Premio Europeo “Lorenzo il Magnifico” svoltosi nel Salone dei Cinquecento in Palazzo
Vecchio a Firenze
Tra le sue numerose affermazioni ricordiamo solo alcuni successi degli ultimi anni: 1° Classificato “I luoghi
di Puccini” edizioni 2016 e 2017 – Celle di Puccini Lucca; 1° Classificato Concorso Estemporaneo 2017
“Arco di Castruccio” Montopoli Val d’Arno – Firenze; 1° Class. Premio Naz. “Il Ghibellino 2017” – Empoli
1° Class. Premio Naz. “Aqua Oro Blu” 2018 – Prato; 1° Class. Premio Naz. “Pietrasantarte” Pietrasanta – Lucca;
1° Class. VI° Edizione Concorso Naz. 2021 “Sant’Annibale M.di Francia” – Brindisi.
Ha esposto inoltre negli ultimi sei anni a: Milano, Genova, Forlì, Prato, Firenze, Perugia, Mantova, Belluno,
Brescia, Arezzo, Pistoia, Piacenza, Venezia, Berlino e Nizza.
Hanno sctitto di lui: Daniela Pronestì, Roberta Fiorini, Sabrina Falsone, Giorgio Falossi, Federico Caloi,
Enzo D’Alò, Marco Palamidessi. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni su riviste e cataloghi di Arte.
recenzione della mostra a cura del Critico d’Arte Marco Palamidessi:
In un’era sempre più dominata dal potere tecnologico e dalla dea velocità, la pittura di Giuseppe Aldi prorompe naturalmente dalla sua spiccata sensibilità e dal suo sguardo rivolto all’inconscio, come primaria necessità di conferire un’aurea profondità alla superficie delle cose.
Il suo universo è un luogo proiettivo che ci conduce in spazi mentali, che ci sospinge dinnanzi a frantumazioni cosmiche. La passione per la pienezza delle suggestioni cromatiche lo coinvolge nella loro intima esplosione primordiale, negli effetti collaterali, nella ricerca delle origini, nel bagliore manifestato mentre i colori ardono senza bruciare mai: eppure il modus operandi con cui viene condotta la genesi delle opere è tutt’altro che eccessivo e impetuoso, lasciato al caso, bensì è cauto e riflessivo. Lui insegue ogni senso, ogni palpito, ogni possibile sentiero che porta dall’anima alla superficie facendosi pura visione.
Mondi psichedelici, vortici che ci proiettano in un mondo parallelo, altro, così da essere pienamente traslati in questo spazio tutto mentale, atmosferico e assoluto, dove lo spirito può celarsi o apparire, manifestarsi o riflettersi.
Prospettiva cerebrale, che non trova possibile argine nei limiti della tela, il quadro di Aldi non è mai mera superficie da riempire: fra trasparenze e torpori, l’immagine è continua intensità luminosa, negli accostamenti piani o stridenti, sempre suggestivi e seducenti, capaci di smuovere l’anima dal profondo, come nel terribile spettacolo di un fulmine, come un tumulto, un frastuono, un battito cardiaco amplificato nel più assordante dei silenzi. Superfici cromatiche che danno vita a rapporti armonici o contrastanti che producono effetti di equilibrio e al contempo di scuotimento emotivo, accentuati talvolta dal ricorso a formati capaci di coinvolgere ancor più fisicamente l’osservatore, richiamandolo, nella dilatazione spaziale, a una fruizione ancor più sensibile e totalizzante.
Chi alza il velo che ammanta le cose, chi scende sotto la pelle della realtà, lo fa sempre a suo rischio e pericolo. L’arte e la sperimentazione tutta di Giuseppe Aldi è l’autentica dimostrazione che l’artista sa cosa sta facendo, affrontando il rischio di assecondare il proprio istinto e la propria natura, ponendo in essere in vario modo le proprie percezioni, alla ricerca di tutte le manifestazioni del proprio io più profondo. Dalle opere riverbera una luce interiore, una forza magnetica che inevitabilmente ci trascina al loro interno: a noi non rimane che farci trascinare di rimando.