“LA TARIFFA DEL BOIA” SABATO 9 LUGLIO, ANTICO ULIVETO, POZZI DI SERAVEZZA.
Conferenza di Mario Taiuti, Istituto Storico Lucchese- Sez. Versilia Storica
L’oggetto dell’odierna conferenza non è assolutamente piacevole trattandosi di lugubri memorie conservate nell’Archivio Storico Comunale di Pietrasanta ma ho ritenuto interessante far conoscere a quali mezzi disumani si ricorreva nel tentativo di eliminare il ricorso a comportamenti dannosi alla co”nvenienza civile.
La figura del boia, che era istituita nel medioevo dai vari governi, era ben presente anche in Toscana nonostante il succedersi delle varie “signorie” e quindi anche Pietrasanta ricorreva a tale “strumento” di giustizia.
Queste memorie riguardano le pene che venivano inflitte a quanti incappavano nelle maglie della giustizia nonché “il listino” di quanto si doveva al boia per il suo intervento e anche l’ammontare della diaria per il trasferimento dalla propria residenza di Firenze sul luogo del supplizio.
Ciò che verrà preso in esame durante la conferenza riguarda un documento nel quale è scritto il provvedimento del 1687, al tempo di Cosimo III de’ Medici quando era Papa Innocenzo XI (Benedetto Odescalchi 1676-1689), che stabiliva la “tariffa del boia” ovvero un “listino prezzi” che variava a seconda della pena che stabiliva il giudice.
Le pene inflitte andavano dall’esposizione “alla berlina”, alla “scopatura sull’asino” fino alla pena più grave dell’impiccagione o del taglio della testa.
Mario Taiuti
Istituto Storico Lucchese -Sez. Versilia Storica