LA MISURA DEL TEMPO

Nel tempo stagionale e circolare dei contadini di una volta, il tempo era scandito dai ritmi del giorno e della notte: ci si alzava all’alba e ci si ritirava col buio.
Nessuno possedeva un orologio, le ore si desumevano dalla posizione del sole, e le campane, con il suono del mattutino, del mezzogiorno, delle ventun’ore e del vespro, facevano il resto.
Il tempo che passa è presente in innumerevoli proverbi e modi di dire metaforici.
Per indicare un tempo brevissimo, per esempio, ancora adesso si dice “non gli ha dato nemmeno il tempo per fiatare”…oppure “ ha finito in un batter d’occhi”, e anche” non gli ha lasciato nemmeno il tempo di invocare la Madonna” o il più comune “ è svelto come il lampo”.
Viceversa, il tempo di lunga durata può essere “lungo come una Quaresima” ma anche di più: “lungo come l’anno della fame” !

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