Ponte sul fiume Serchio – villetta (LU)
km 50+385
14 arcate (13 da 25 metri + 1 da 12 metri)

Ideale anello di congiunzione tra Apuane e Appennini, il viadotto ferroviario di Villetta, lungo oltre 400 metri, è indubbiamente uno dei simboli della Garfagnana e l’infrastruttura più importante, assieme alla Galleria del Lupacino, della Ferrovia Lucca Aulla
Costruito tra il 1926 e il 1929, fu fatto saltare dai tedeschi in ritirata nel 1945 e quindi ricostruito negli anni successivi.
La vista del ponte, con il borgo di Poggio e con le Apuane sullo sfondo è sicuramente una delle cartoline più suggestive della Garfagnana!

https://www.ferrovia-lucca-aulla.com/50385—ponte-sul-fiume-serchio—villetta.html?fbclid=IwAR1n2GcBginttNgqpm1Q2D6XUbO-T1VhOmEanOHEvmUxTjay74Tf_y1AKi4

DATI TECNICI:
– Anno di costruzione: dal 1926 al 1929
– Costo dell’opera: 5.100.000 lire
– Lunghezza: 408,72 metri
– Larghezza: 5 metri
– Altezza massima: 54 metri
– Luci: 13 archi da 25 metri ed un arco da 12 metri – archi a tutto sesto con spessore di 1,20 m.
Nel versante Lucchese l’imponente ponte di Villetta (Km 50+385) è sicuramente l’opera più importante ed insieme alla galleria Lupacino, vanno a formare la punta di diamante della ferrovia Lucca Aulla. 
Quest’opera è infatti nel suo genere la seconda per importanza nella rete Italiana seconda solo al ponte di Castellaneta sulla ferrovia Bari Taranto (dal 2008 non più in uso a causa della sua sostituzione). 
Il ponte venne costruito in tre anni (tra il 1926 ed il 1929) per ovviare alla profonda valle creata dal fiume Serchio tra le stazioni di Villetta-San Romano e Poggio-Careggine-Vagli in località Sambuca. 
I suoi 408,72 metri di sviluppo sono per la quasi totalità rettilinei fatta eccezione per la prima parte nel versante Lucca dove il ponte effettua una curva di raggio 350 metri, realizzati con tecnica a massicciata incassata e con carreggiata da 5 metri.
La realizzazione delle pile e dei timpani è in pietra squadrata con angolate e rostri in sasso bugnato mentre le 14 arcate a tutto sesto (13 archi da 25 m. + 1 arco da 12 m. di luce) sono in mattoncino rosso legati con malta di cemento e attualmente per le 3 arcate della parte centrale in cemento armato,  lo   spessore   delle volte è  di 1,20 m. costanti.
Le lunghe pile di appoggio nel punto più alto raggiungono i 54 metri di altezza, per realizzare le fondazioni, che arrivano anche a profondità di scavo di 20 metri,  furono generalmente usate tecniche ordinarie mentre per i piloni centrali fu impiegato l’ausilio dell’aria compressa.
Originalmente il ponte tra la 6°, 7° ed 8° luce, nella parte inferiore, contava di tre archi di rinforzo a sesto ribassato con luce di 23,26 metri e spessore di 0,94 m.
Minato e fatto saltare dai tedeschi in ritirata nel Secondo Conflitto Mondiale il ponte venne ricostruito privo dei rinforzi originari, con le tre arcate e le due pile centrali in cemento armato e con un camminamento in cemento per tutta la lunghezza nel lato sinistro. 
Il ponte fu fatto saltare nella seconda metà di Aprile del 1945 dalle truppe Tedesche in seguito alla ritirata dal fronte della Linea Gotica, quella sera verso le ore 22:30, dopo una raffica di mitra per avvertimento, in una enorme nube di polvere venivano fatte crollare le tre arcate centrali (successivamente ne caddero a causa dell’indebolimento strutturale altre due) vedi la pagina “La Storia”
Ancora oggi nel letto del Fiume Serchio sono presenti i resti del ponte caduti dopo la distruzione nazista.
Il viadotto è ben visibile da entrambe le strade che conducono a Castelnuovo Garfagnana.

COSTRUZIONE (1926-1929)

Galleria Fotografica

Galleria fotografica d’epoca

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