Il Santo del giorno, 8 Ottobre: S. Reparata, e il Battesimo come riparazione dal peccato originale
Santa-bambina, un pò come S. Quirico, dette il nome al Battistero di Lucca e forse all’antico fonte battesimale e chiesa preesistente al Duomo, quello di Firenze.
Qualcosa (non solo i Longobardi, ma il significato ) deve pur legare il fatto che il Batistero di Firenze la vicina chiesa sono, come a Lucca, consacrati a S. Giovanni, il Battista, e S. Reparata, la riparazione dal peccato originale!
(Chiesa_dei_Santi_Giovanni_e_Reparata_Lucca)
Reparata(Cesarea in Palestina, … – Cesarea in Palestina, 250) fu una giovane martirizzata durante le persecuzioni dell’Imperatore romano Decio.
Fu molto popolare durante il Medioevo, particolarmente venerata in varie località italiane, soprattutto in Toscana: in specie aLucca e Firenze.
E poi in Abruzzo e Sardegna, nonchè in località francesi (Corsica e Provenza).
Le fonti antiche non ne parlano: il primo a ricordarla fu Beda il Venerabile nel suo Martirologio (VIII secolo). Fu ascritta nel Martirologio Romano (1586 – 1589) al giorno 8 ottobre, quello in cui avrebbe subito il martirio.
Secondo la Passio, sarebbe stata una fanciulla di nobile stirpe: durante le persecuzioni dell’Imperatore romano Decio (tra il 249 e il 251). Essendosi rifiutata di sacrificare agli dei, all’età di appena 12 anni, sarebbe stata sottoposta a varie torture e poi decapitata.
Il suo culto ebbe rapida diffusione in Europa durante il Medioevo.
Secondo una leggenda (molto diffusa in Provenza e comune a quella di altri santi), dopo averla uccisa i suoi aguzzini avrebbero messo il suo corpo su una barca fatta poi andare alla deriva: la barca, guidata dagli angeli, sarebbe arrivata a Nizza, in Francia, e il corpo sarebbe stato sepolto in quella che poi divenne la cattedrale di Sainte-Réparate; un’altra versione, ricalcata sul modello precedente, vuole invece che la barca sia arrivata sulle coste campane e il corpo della santa sia stato traslato a Teano, dove sarebbe conservato nel monastero del IX secolo a lei intitolato.
È anche titolare dell’antica cattedrale di Santa Reparata in Firenze(sul cui sito sorge l’attuale Santa Maria del Fiore): secondo la leggenda, l’edificio fu dedicato alla santa dal vescovo Zenobio, quando i fiorentini, dopo averne invocato l’intercessione, riuscirono a respingere l’assedio(che forse ci fu qualche settimana prima) degli Ostrogoti di Radagaiso, l’8 ottobre del 406.
Radagaiso (… – 23 agosto 406) è stato un condottiero ostrogoto, capo di una vasta coalizione di tribù germaniche (Goti, Vandali, Suebi, Burgundi) e celtiche che invase l’Italia tra la fine del 405 e gli inizi del 406, per poi essere sconfitto dall’esercito romano nella battaglia di Fiesole.
Con una folta schiera di guerrieri, Radagaiso devastò l’Emilia e la Toscana e assediò Fiesole; intervenne allora il generale Stilicone, che, al comando dell’esercito romano rafforzato da schiavi liberati e truppe ausiliarie guidate dall’unno Uldino e dal visigoto Saro, inflisse una sconfitta decisiva al nemico nei pressi di Fiesole (23 agosto 406).
Radagaiso abbandonò l’esercito e tentò la fuga portandosi dietro l’abbondante bottino; fu catturato e messo a morte insieme ai suoi figli presso Firenze.
Anche a Lucca si attesta l’antichità del culto di questa santa-bambina, un po’ come S. Quirico, con la chiesa dei Santi Giovanni e Reparata, conosciuta come il fonte battesimale della città.Costruita infatti sulle terme romane (il culto dell’acqua!) fu la prima sede dei vescovi della diocesi. Quando la dignità di cattedrale agli inizi dell’VIII secolo, venne trasferita in San Martino, le rimase il diritto al fonte battesimale, e ciò rese sempre strettissimo il rapporto tra i due edifici sacri.
Il complesso di Santa Reparata sorse nel V secolo su un’area di insediamento romano.
Attorno al VI secolo il complesso assunse una funzione cimiteriale, ma nell’VIII secolo la chiesa era di nuovo funzionante.
Nel IX secolo venne aperta una cripta dove furono deposte le reliquie di San Pantaleone, rinvenute poi nel 1714.
Tra la fine del X e gli inizi dell’XI secolo furono eseguiti nuovi interventi. Le tracce di queste vicende sono oggi leggibili nel percorso archeologico sotto il piano dell’attuale basilica, che nel XII secolo si sostituì al vecchio impianto.
È patrona di Nizza, compatrona di Firenze, di Teano.
In suo onore, nella cittadina di Terra del Sole, si disputa ogni anno la prima domenica di settembre il Palio di Santa Reparata, in quanto la chiesa principale del paese è a lei intitolata.
Nel culto della Santa di Cesarea, ogni 5 anni, nel comune di Pesco Sannita, si realizza un dramma sacro sulla vita della martire, con persone del luogo, è tradizione che un buon “pescolano” almeno una volta nella vita debba vedere il dramma, e per l’occasione ritornano tutti gli emigranti.
Questa la storia, la leggenda, con il corpo trasportato su una nave miracolosa (come Dioniso!) e che approda come quella del Volto Santo o di San Torpete, sempre sul mare ligure o della Provenza, come il Cristo che si appalesa nelle acque del Giordano e così anticipa il suo sacrificio.