L’8 aprile è il 98º giorno del Calendario Gregoriano (il 99º negli anni bisestili). Mancano 267 giorni alla fine dell’anno.

 

Per il Cristianesimo, si celebrano:

 

San Dionigi di Corinto, vescovo

San Walter (Gualtiero) di S. Martino di Pontoise, abate francese

Sant’Agabo, profeta

Sant’Amanzio, vescovo di Como

Santa Giulia Billiart, venerata soprattutto in Francia e Belgio

Santi Isacco e Hamazasp, martiri in Armenia

Santi Erodione, Asincrito e Flegone, discepoli di San Paolo di Tarso

San Gonzalo Mercador, vescovo di Granada in Spagna e martire

San Redento di Ferento, vescovo di Ferento, nel Lazio

Santi Timoteo, Diogene, Macario e Massimo, martiri in Antiochia di Siria

Beato Augusto Czartoryski, sacerdote

Beato Clemente da Osimo, religioso

Beato Domenico del Santissimo Sacramento(Iturrate Zubero), sacerdote Trinitario

Beato Giuliano di Sant’Agostino, francescano

Beata Libania di Busano, badessa

Beato Martino da Pegli (o da Genova)

 

 

 

Sant’Amanzio di Como (Canterbury, IV secolo – Como, 8 giugno 450) fu il terzo vescovo di Como, dopo Felice e Probino, suo successore sarà Abbondio, anch’egli santo ed il cui nome sarà preso a prestito dal Manzoni per il suo romanzo ambientato proprio in quel di Como.

Nato in Britannia, prima dell’abbandono della provincia da parte dell’imperatore Onorio nel 410, era stato dignitario imperiale ed alcune fonti riportano che fosse parente per parte di madre, forse nipote, di Teodosio II.

Da un viaggio a Roma portò a Como alcune reliquie degli apostoli Pietro e Paolo e per esse fece edificare una nuova chiesa, circa 1000 metri fuori le mura, oltre il torrente Cosia, lungo la via Regina, l’antica Basilica dei Santi Pietro e Paolo che venne poi affidata ai monaci benedettini, i quali, fra il 1050 ed il 1095, riedificarono la chiesa in stile romanico, creando l’attuale Basilica di Sant’Abbondio, ormai dedicata al successore di Amanzio.

Amanzio morì nel 450, tradizionalmente viene riportata la data dell’8 aprile. Le sue reliquie, conservate a Como nella chiesa da lui costruita, il 2 luglio 1590 furono trasferite nella Chiesa del Gesù, della quale è patrono insieme con San Felice, il primo vescovo. Infine le sue reliquie furono ancora traslate nella Basilica di San Fedele.

 

 

 

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La basilica di sant’Abbondio fu edificata dal terzo vescovo di Como, sant’Amanzio (420-450), con la titolazione ai santi Apostoli Pietro e Paolo. Per la sua santità Abbondio divenne patrono della diocesi e dall’VIII-IX secolo la basilica dei santi Apostoli assunse l’attuale titolazione. Nel 1010 la chiesa fu donata ai monaci benedettini che, aiutati dalle celebri maestranze comacine, vi costruirono l’adiacente monastero. La basilica fu consacrata nel 1095 da papa Urbano II durante il viaggio verso Clermond-Ferrand per l’indizione della prima crociata. Nel 1616 l’antica abbazia fu affidata alle monache agostiniane che vi rimasero fino al 1797 Nel 1834 un vescovo lo acquistò l’intero complesso e ci fece realizzare un seminario negli spazi del chiostro cinquecentesco .

 

 

10-SA-facciata

 

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