Il Santo del giorno, 27 Settembre: San Vincenzo de’ Paoli
Vincenzo de’ Paoli, nome originale Vincent de Paul (Pouy, 24 aprile 1581 (ma c’è chi lo vorrebbe di origini spagnole)– Parigi, 27 settembre 1660), è stato un presbitero francese, fondatore e ispiratore di numerose congregazioni religiose come la Congregazione della Missione i cui membri sono comunemente denominati “Lazzaristi”, le “Dame della Carità” (a noi più note) e, poco più tardi, anche le Figlie della Carità, di estrazione sociale più bassa rispetto alle Dame.
Nato da un’umile famiglia contadina a Pouy, un borgo contadino presso Dax. Suo padre Jean de Paul è un piccolo agricoltore, sua madre Bertrande de Moras, invece, apparteneva a una famiglia di piccola nobiltà locale.
Vincenzo è indotto molto presto a fornire assistenza ai genitori che faticano a mantenere la famiglia numerosa e trascorre i primi anni come pastore sorvegliando pecore, mucche e maiali. Tuttavia, deve lasciare la sua casa per Dax, dove suo padre lo iscrive alla Ecole des Cordeliers, un collegio gestito dai francescani. Il padre sperava di prepararlo a ottenere dei “buoni profitti” che avrebbero potuto integrare il reddito familiare.
Vincenzo vi rimase tre anni frequentando con successo i corsi di grammatica e latino. Fu per i suoi compagni un esempio di abnegazione, tanto che dopo un breve periodo di tempo, il signor Comet, un amico di famiglia, gli chiese di diventare tutore dei figli. Da lì a poco, manifestò la vocazione apostolica e il desiderio di diventare sacerdote.
A 16 anni ricevette la tonsura. Ciò significava entrare nel clero ed indossare la tonaca. Grazie ad un ricco avvocato della zona riuscì a studiare teologia a Tolosa e fu ordinato sacerdote il 23 settembre 1600 dapprima come secolare poi nella Compagnia del Santissimo Sacramento.
Nel 1605, mentre viaggiava su una nave da Marsiglia a Narbona, fu catturato dai pirati turchi e venduto come schiavo a Tunisi: fu liberato due anni dopo dal padrone che, nel frattempo, si era convertito al Cristianesimo. La veridicità di questa vicenda è stata peraltro messa in dubbio da qualche studioso.
Entrò poi nella corte francese come cappellano ed elemosiniere di Margherita di Valois; fu successivamente curato a Clichy, dove mise da parte le preoccupazioni materiali e di carriera e si dedicò intensamente all’insegnamento del catechismo e soprattutto all’aiuto degli infermi e dei poveri; fondamentale per la sua maturazione spirituale fu l’incontro con il grande Francesco di Sales.
Nel 1613 fu assunto come precettore al servizio dei marchesi di Gondi; il marchese era governatore generale delle galere. Grazie al sostegno economico dei suoi mecenati, Vincenzo de’ Paoli riuscì a moltiplicare le iniziative caritatevoli a favore dei diseredati e dei bambini abbandonati. Su richiesta della marchesa, che intendeva migliorare le condizioni spirituali dei contadini dei suoi possedimenti, nel 1625 formò un gruppo di chierici specializzati nell’apostolato rurale: il primo nucleo della Congregazione della Missione, i quali membri vennero poi detti Lazzaristi[4]. Qui, dove si ordinarono molti membri, crea un seminario della Missione. Il primo Lazzarista sarà inviato nel Madagascar a partire dal 1648.
Il 29 novembre 1633, ha fondato la Città dei Poveri, dove ha avuto origine la congregazione delle Figlie della Carità sotto la responsabilità di Luisa di Marillac insieme a Marguerite Naseau. Le Figlie, note anche come “Suore di San Vincenzo de ‘Paoli,” si dedicarono al servizio dei malati e al servizio materiale e spirituale dei poveri. Questa istituzione è attualmente responsabile per l’Ospedale degli Innocenti in Parigi.
Le sue opere di carità e assistenza divennero tanto celebri che Luigi XIII di Francia (che poi vorrà essere assistito da lui nei suoi ultimi momenti di vita) lo scelse come suo consigliere: si allontanò dalla corte per divergenze con il cardinale Mazzarino e continuò a dedicarsi all’assistenza ai poveri anche durante la lotta della Fronda.
Vincenzo detiene anche il primato a Parigi per assistere le vittime della guerre di religione. Anche come membro della Compagnia del Santissimo Sacramento, invita alla moderazione contro il movimento protestante ma si oppone al giansenismo.
Fondò anche un ospizio per gli anziani, che divenne il celebre Salpêtrière nel 1657 che vedrà lavorare due secoli e mezzo dopo un giovane Freud.
Morto il 27 settembre 1660, fu sepolto nella chiesa di San Lazzaro, che faceva parte della casa di Saint Lazare poi di Saint-Denis, 28 settembre 1660, in una cripta scavata nel bel mezzo del coro della cappella.
Le Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli rappresentano la più originale e caratteristica innovazione di San Vincenzo, che aprì una nuova strada alle donne consacrate. Non più chiuse in un convento, ma sparse nelle vie del mondo a servizio dei bisognosi dovunque si trovassero: case private, ospedali, ospizi, carceri, asili, scuole.
Un’ulteriore iniziativa da lui intrapresa fu tesa a migliorare le condizioni di vita dei condannati alle galere e, grazie alla sua posizione, riuscì effettivamente a ottenere un notevole miglioramento dei detenuti, soprattutto per gli inabili al lavoro. Per tali motivi san Vincenzo è considerato da tutti il Santo Patrono delle carceri ed un grande riformatore del servizio penitenziario.