Il Santo del giorno, 26 Marzo: Santi Baronto e Desiderio, eremiti a Pistoia
Il 26 marzo è l’85º giorno del Calendario gregoriano (l’86º negli anni bisestili). Mancano 280 giorni alla fine dell’anno.
Il Cristianesimo celebra:
Santi Baronto (Baronzio) e Desiderio, eremiti a Pistoia
San Bercario, abate
San Castulo, martire
Santi Emanuele, Quadrato e Teodosio, martiri in Anatolia
Sant’Eutichio di Alessandria
San Ludgero di Münster, vescovo
Santi Montano e Massima sposi, martiri
San Pietro I di Sebaste, vescovo
San Gabriele arcangelo, arcangelo – Chiesa maronita
Karl Schalau, martire – Chiesa luterana
San Lazzaro di Betania – Chiesa copta
Beata Maddalena Caterina Morano, religiosa
Per questioni di vicinanza parliamo di:
Santi Baronto e Desiderio, eremiti a Pistoia
Non c’è ciclista, in Toscana che non conosca la salita del San Baronto!
La dove si svolgono gare di professionisti ed amatori e si disputarono celebri sfide fra campioni del passato lì si facevano gare di preghiera ed astinenza!
Antichi Atti della Chiesa di Pistoia parlano di un Baronto che, dopo aver compiuto la penitenza impostagli da san Pietro e aver visitato le tombe degli apostoli, avrebbe deciso di abbracciare la vita eremitica, fissandosi sul monte Albano, presso Pistoia. La fama di santità di un eremita, di nome Baronto, stabilitosi sul monte Albano è però molto più antica e risale al sec. VII, quando la santità di questo eremita indusse cinque giovani a unirsi a lui nelle penitenze, e tra essi si distinse per fervore religioso Desiderio. Morto alla fine del sec. VII, Baronto fu sepolto nell’oratorio, che aveva costruito presso la sua cella, e, sulla sua tomba che il popolo non aveva mai cessato di venerare, Restaldo, vescovo di Pistoia (1012-1023), fece erigere un monastero benedettino a lui dedicato. Il monastero di San Baronto, in cui erano state trasferite le reliquie di Baronto assieme a quelle di Desiderio e degli altri eremiti, presso cui nel 1107 era sorto un ospedale, nel sec. XV fu dato in commenda e nel 1577 fu unito alla abbazia di Santa Maria di Firenze della Congregazione cassinese.
L’Abbazia di San Baronto, colpita e distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stata ricostruita nel dopoguerra utilizzando il materiale originale e rispettando fedelmente le sue semplici forme romaniche