Il Santo del giorno, 20 Maggio: S. Guido della Gherardesca
Quante volte abbiamo recitato:
“I cipressi che a Bolgheri alti e schietti
van da San Guido in duplice filar…”
Ci sono, in pochissime parole, racchiuse: tanta storia italiana, radici culturali, religiose, etniche…
Forse, non tutte note neanche al Carducci, quando scriveva della sua infanzia passata nella Maremma livornese!
Certo conosceva i Della Gherardesca, perché suo padre era stato trasferito a Castagneto (che poi prenderà il nome del poeta) come medico condotto. Ma il padre, carbonaro e rivoluzionario, aveva forse eccitato troppo l’animo del figlio, che durante una piccola contestazione dei contadini aveva dovuto allontanarlo subito, su intimazione del Conte, padrone assoluto anche allora del territorio, perché lo scapestrato Giosuè con una sassata si racconta, aveva infranto una finestra del Palazzo del Conte!
“E so legger di greco e di latino,
e scrivo e scrivo, e ho molte altre virtú:
non son piú, cipressetti, un birichino,
e sassi in specie non ne tiro piú.
E massime a le piante.”
Certo Giosuè Carducci conosceva la storia del santo di oggi: San Guido perché apparteneva ai Della Gherardesca, signori di origine longobarda,come la stragrande maggioranza dei nobili italiani, padroni di Pisa(chi non ricorda il Conte Ugolino, signore di Pisa costretto a mangiare i figli dalla fame, imprigionato nella Torre della Muda?) e di gran parte di questa Maremma, dove a quei tempi si estendeva anche la diocesi di Lucca.
Lo stesso nome del paese così caro al Poeta, Bolgheri, deriva il suo nome dagli invasori nordici d’Italia, che avevano come guardie del corpo dei loro notabili, i Bulgari, parte di una popolazione che a questo scopo e per le loro capacità guerriere, si erano portati dietro dalle terre oltre il Danubio!
I Della Gherardesca si dicevano discendenti di Ratchauso, Gastaldo di Pisa, inviato qui a liberare la zona dai Saraceni. Il signore di Pisa ebbe figlio San Walfredo, che, insieme al suo cognato Gundualdo di Lucca, fondò anche il monastero di San Salvatore in Versilia, nella zona conosciuta come Fiumetto presso l’attuale Pietrasanta. Strettamente imparentati con i Re longobardi, questa famiglia conta diversi beati e santi, tra i quali Guido, ricordato oggi.
Guido della Gherardesca(Pisa, 1060 – Donoratico, 20 maggio 1140) fu un eremita pisano, probabilmente camaldolese.
Secondo la tradizione, era figlio di Napoleone della Gherardescae fratello di Pietro, che sarebbe poi stato creato cardinale.
La vita di Guido fu contrassegnata dalla preghiera, dal digiuno e dalla carità e per il suo comportamento fu ritenuto santo già in vita. Così, per non cadere nel peccato di orgoglio, all’età di 40 anni lasciò la città natale di Pisa e visse in solitudine presso Donoratico, dove costruì un oratorio che dedicò alla Vergine Maria.
Qui morì il 20 maggio 1140 e qui ebbe sepoltura.
Il culto per Guido della Gherardesca sorse spontaneo subito dopo la morte dell’eremita e l’oratorio della Madonna della Gloria divenne meta di fedeli. Nel 1212 fu concesso il trasferimento del corpo dall’oratorio alla chiesa madre di Donoratico. Infine Papa Callisto III nel 1458 autorizzò la traslazione del corpo nel Duomo di Pisa.
Stemma della Gherardesca
Oratorio_di_San_Guido,_Bolgheri,_Castagneto_Carducci
Viale_dei_Cipressi,_Bolgheri,_Castagneto_Carducci
Gli altri santi della giornata:
Sant’Anastasio di Brescia, vescovo
Sant’Arcangelo Tadini, parroco
Santa Aurea di Ostia, martire
Sant’Austregesilio di Bourges, vescovo
San Baudilio di Nimes, martire
San Bernardino da Siena, sacerdote
Sant’Etelberto, re dell’Anglia Orientale
Santa Lidia di Tiatira, vedova
Sant’Ilario di Tolosa, vescovo
San Lucifero, vescovo di Cagliari
Santi Marcello e Codrato (Codro), martiri
Santa Plautilla, vedova
San Protasio Chong Kuk-bo, martire
San Talaleo (Talleleo), martire
San Teodoro di Pavia, vescovo e confessore
Beato Alcuino, monaco, teologo, letterato
Beati Arnaldo Serra e 30 compagni martiri mercedari
Beata Colomba da Rieti, vergine
Beata Giuseppa Endrina Stenmanns, vergine
Beato Luigi Talamoni, sacerdote, fondatore