Il Santo del giorno, 16 Aprile: S. Bernadette Soubirous di Lourdes
Il 16 aprile è il 106º giorno del calendario gregoriano (il 107º negli anni bisestili). Mancano 259 giorni alla fine dell’anno.
Cristianesimo:
San Benedetto Giuseppe Labre, pellegrino
Santa Bernadetta Soubirous, vergine
Santi Caio e Cremenzio di Saragozza, martiri
San Contardo d’Este
San Ciriaco di Buonvicino, abate
San Drogone, recluso a Sebourg
Santa Engrazia, vergine e martire
San Fruttuoso di Braga, arcivescovo di Braga (Spagna) nel VII secolo
San Lamberto di Saragozza, martire
San Leonida e sette donne, martiri a Corinto
San Magno Erlendsson, martire
Sant’Ottato e compagni, martiri a Saragozza
San Turibio di Astorga, vescovo
Elisabetta Gilborne, diacono – Chiesa Anglicana
Beato Arcangelo Canetoli, sacerdote
Beato Gioacchino da Siena
Beati Pietro Delepine, Giovanni Menard e ventiquattro compagne, martiri
Beato Ugo de Mataplana, mercedario
Oggi la scelta “forzata” è su:
Santa Bernadetta Soubirous
Difficile dire qualcosa di “nuovo” su una Santa della quale, per la celebrità delle Apparizioni, per i milioni di visitatori che ogni anno si recano a Lourdes, con i miracoli contestati, per i fiumi di inchiostro che si sono scritti sulla sua personalità e vita: non resta che pescare qualche curiosità.
Intanto si può osservare che il suo vero nome era Maria Bernarda Sobirós, come si dice in occitano, la sua lingua, la lingua d’Oc o provenzale nella quale sono stati scritti tanti capolavori medioevali dai Trovatori, e che si parlava allora anche ai piedi dei Pirenei dove Bernardetta, italianizzato o Bernardette in francese, è più conosciuta. (Lourdes, 7 gennaio 1844 – Nevers, 16 aprile 1879), nacque, prima di sei figli, per essere la più grande mistica francese dell’800.
Figlia di un mugnaio improvvido che cade in rovina, la famiglia è costretta ad abitare nel pianoterra di un carcere dismesso, detto cachot, gattabuia, luog malsano e che finirà per far ammalare ancor di più questa bimba, assai denutrita, che soffre d’asma ed è predisposta alla tubercolosi. Questa adolescente incolta, indigente, che nemmeno è stata ritenuta degna di poter fare la Prima Comunione, dal momento che frequenta il catechismo con scarsi risultati!
Ma ecco che la sua vita si trasforma e viene conosciuta da tutti e poi da tutto il mondo, per le apparizioni mariane alle quali, 14enne, riferì di aver assistito in una grotta del suo paese natale la Grotta di Massabielle, una cavità carsica, alta poco meno di quattro metri, larga e profonda circa nove, presenta all’interno circa una decina di nicchie. Data la sua natura, e le numerose sorgenti, la roccia si presenta lisca e umida; nei pressi della grotta, dove un tempo si portavano a pascolare maiali e per questo anche conosciuta come Tana dei maiali, scorre il fiume Gave de Pau. Il termine gave è usato nei Pirenei occidentali per indicare un fiume o un torrente. È una parola di origine pre-celtica che designa un qualunque corso d’acqua. La parola viene usata molto frequentemente, tanto che molti fiumi dei Pirenei hanno perso il loro nome originario e sono diventati Il gave di… Dal 1858 la grotta è diventata meta di un enorme pellegrinaggio religioso! In una nicchia al suo interno, è posta una statua raffigurante l’Immacolata Concezione, opera del 1864 dello scultore Joseph-Hugues Fabisch. La grotta ha subito molte trasformazioni. Due epigrafi ricordano il luogo dove ha pregato Bernardette durante la prima apparizione ed il vecchio corso del fiume. Al di sopra di essa, è stata costruita la basilica che Immacolata Concezione chiese a Bernardette. E’ devozione dei pellegrini toccare la roccia lungo tutta la cavità, tant’è che con il passare degli anni questa è diventata lucida. Per alcuni anni, nel periodo subito dopo le apparizioni, l’accesso alla grotta è stato interdetto da un cancello in ferro, mentre lungo tutto il costone erano esposte numerose stampelle donate come ex voto, poi rimosse.
All’interno della grotta, protetta da una lastra di vetro, è una sorgente ritrovata dalla stessa Bernadette nel luogo in cui la Madonna le chiese di scavare: si tratta di una delle otto sorgenti della zona che alimentano il fiume e le sue acque vengono bevute dai pellegrini ed utilizzate per il bagno nelle piscine poste a poca distanza, come segno del rinnovamento del battesimo e di purificazione; sotto la cavità, un cofanetto in metallo permette di raccogliere preghiere ed intenzioni.
Bernadette era una giovane malaticcia, aveva avuto il colera durante l’infanzia e aveva sofferto per la maggior parte della sua vita di asma, e alcune delle persone che la intervistarono in merito alle apparizioni la credevano lievemente ritardata. Tuttavia, malgrado le rigorose investigazioni ufficiali della Chiesa cattolica e del Governo Francese, sostenne sempre con determinazione il suo racconto. Il suo comportamento durante questo periodo è stato preso come modello per le attuali investigazioni della Chiesa su chiunque affermi di aver avuto visioni ed esperienze mistiche.
Turbata dall’interesse che stava richiamando su di sé, Bernadette si trasferì presso la scuola-ospizio tenuta dalle Suore della Carità di Nevers, dove alla fine imparò a leggere e scrivere.
Si ritirò poi presso il convento delle Suore della Carità di Nevers all’età di 22 anni. Trascorse lì gli ultimi anni della sua breve esistenza, lavorando come assistente nell’infermeria e poi come sacrestana, creando inoltre ricami per abiti d’altare e vesti. Durante un grave attacco d’asma, chiese l’acqua della sorgente di Lourdes, e i suoi sintomi regredirono per non tornare più. Tuttavia non cercò di curarsi nello stesso modo, quando più tardi si ammalò di tubercolosi ossea al ginocchio destro.
Ella aveva seguito lo sviluppo di Lourdes come santuario per pellegrinaggi mentre viveva lì, ma non fu presente per la consacrazione della basilica sullo stesso luogo, nel 1876.
Morì all’età di 35 anni, il 16 aprile 1879.
Chissà perchè, tanti santi, cioè: angeli, su una Terra più abitata da “diavoli”, se ne vanno così presto??!
Ansietà di raggiungere, prima possibile!, qualcosa di migliore?
Impossibilità a migliorare un mndo che da milioni di anni, forse miliardi, va così e non può cambiare, neppure di fronte ad esempi così alti?
Logorio e logoramento di fronte a tante empietà?
Si sa che gli aquiloni volano in alto per la loro leggerezza, ma appena un vento più forte li colpisce o un refluo più maligno, li conduce in basso, si squarcia la loro carta, si distrugge contro il “terreno” il loro esile scheletro!!!