S. Eutizio da Ferento, dal lat. Eutichio, fortunato
Intorno alle 8 del 15 maggio, a Soriano nel Cimino, a 15 Km. da Vietrbo, la sveglia viene data con gli spari dei “Botti Oscuri“, mentre la sera si svolge una solenne processione con il suggestivo trasporto della statua di un santo, effettuato dai Facchini di Sant’Eutizio ed accompagnata dalla banda musicale, dalle confraternite e dai fedeli. Nei giorni successivi un’altra processione si svolge lì vicino a Carbognano, dove da pietra che si trova tuttora presso il sepolcro del santo, la “pietra di Sant’Eutizio“, si dice sgorgasse la manna, un liquido biancastro o vermiglio, il cui uso avrebbe operato guarigioni miracolose.
Presso Carbognano, poi, si narra del “miracolo del grano“: un giorno il santo, passeggiando per i dintorni del paese, avrebbe notato un contadino intento ad arare un campo per poi seminarvi del grano. I buoi, stanchi del lavoro e fiacchi per la fame, smisero di tirare e si rifiutarono di tirare innanzi l’aratro, facendo arrabbiare non poco il contadino. Eutizio, allora, si fermò e, recitate alcune preghiere, prese dei semi e li gettò in terra. Questi germogliarono e crebbero all’istante, cosicché i buoi poterono sfamarsi e portare a termine il lavoro.
Eutizio di Ferento (Ferento, III secolo – Ferento, 15 maggio 270 circa) venne martirizzato nel 270 ca. durante la persecuzione voluta dall’imperatore romano Aureliano.
Presbitero, cioè parroco, si recò Falerii Novi, una città perduta, vicino Civita Castellana, che merita senz’altro una visita per i resti romani, per i funerali della sua allieva Santa Felicissima e San Gratiliano, martirizzati dat Romani che lo catturarono presso il Rio Purgatorio.
La morte viene datata 15 maggio, per decapitazione, dopo innumerevoli tormenti. Attesa la notte, il corpo e la testa vennero recuperate dai fedeli del santo e il vescovo S. Dioniso, ne curò la sepoltura, avvenuta in alcune catacombe (non ancora del tutto esplorate) situate a quindici miglia circa da Ferento, nei territori dell’attuale Soriano nel Cimino. Dopo la pace costantiniana, la salma venne posta in una cassa marmorea e sul sepolcro venne costruita una chiesa.

La Processione solenne di S. Eutizio

La pietra che dava manna! (vi è anche un raccoglitore!)
Sant’Achilleo di Larissa, vescovo
San Caleb, re
Santi Cassio e Vittorino, martiri
Santa Cesarea, eremita ad Otranto
Sant’Ellero di Galeata, abate
Sant’Eutizio di Ferento, martire
Sant’Isidoro, l’agricoltore
San Liberatore, vescovo e martire
Santi Pietro, Andrea, Paolo e Dionisia, martiri
San Possidonio, venerato a Mirandola
San Primiano, martire
San Ruperto di Bingen, pellegrino
San Reticio, vescovo
San Severino, vescovo di Settempeda
San Simplicio di Pausania, vescovo e martire
San Witesindo, martire