Flavia Domitilla.
In verità, pare che le sante con questo nome siano state due. E si sia fatta confusione.
Entrambe della stessa famiglia, vissute tutte e due nel I sec. d.C., una sarebbe stata la moglie del console e santo Tito Flavio Clemente, martirizzato da Diocleziano che pure gli era cugino.
L’altra sarebbe stata nipote dello stesso console.
La moglie del console era figlia di Flavia Domitilla Minore a sua volta figlia di Flavia Domitilla Maggiore, moglie dell’Imperatore Vespasiano, genitori di Tito e Domiziano.
Quindi l’Imperatore Vespasiano era suo nonno e gli Imperatori Tito e Domiziano suoi cugini.
Entrambe, vista la parentela eccezionale, pare siano state esiliate: una a Ponza, l’altra a Ventotene. E non martirizzate.
Una di queste è stata senz’altro figlia di Flavia Domitilla minore (a sua volta figlia del futuro imperatore Vespasiano). L’altra forse di Flavia Domitilla Maggiore sorella del futuro imperatore Domiziano.
Ancora: una Flavia Domitilla avrebbe anche dovuto fare da allevatrice a due nipoti dell’allora imperatore Domiziano. Altre fonti dicono che sarebbero stati i figli naturali della stessa Domitilla e di Clemente,(dichiarato santo in virtù del martirio) forse successivamente adottati dall’Imperatore stesso. Lo scrittore Svetonio dichiarò che Domiziano designò i figli di Clemente come suoi successori, nonostante la loro giovane età, prima della caduta dei loro genitori, e li ribattezzò coi nomi di Tito e di Vespasiano.
Quando l’imperatore Domiziano, forte sostenitore del paganesimo, nonché restauratore di molti templi romani dedicati soprattutto a Giove e Giunone, iniziò le prime persecuzioni ai cristiani, le due Flavia Domitilla le fece quindi deportare una all’isola di Ponza, l’altra relegata a Pandateria (Ventotene).
Celebre è la Catacomba di Domitilla, un’area cimiteriale sotterranea di Roma, posta sulla via Ardeatina, nei pressi delle catacombe di San Callisto, nel moderno quartiere Ardeatino.
La catacomba è sita nell’antico praedium Domitillae, una tenuta di cui era proprietaria la moglie del console del 95 Flavio Clemente e che è più plausibile che abbia dato il proprio nome alla catacombe, che non la nipote dello stesso console, che una leggenda del quarto secolo voleva martire.

Catacombe di Domitilla

Catacombe, Cristo che ammaestra

Flavia domitilla maggiore

Catacombe di Domitilla
Non sull’Ardeatina, ma sull’Aurelia è stato sepolto Pancrazio, morto in giovane età sotto Diocleziano, ma con una storia arricchita di tanti elementi leggendari che è ben difficile isolare le reali vicende storiche di questo che è stato uno dei santi più popolari non solo a Roma e in Italia, ma anche all’estero: è patrono dei Giovani di Azione Cattolica. A lui sono stati dedicati chiese e monasteri. Il suo sepolcro si trova a Roma nel cimitero di Ottavilla al secondo miglio della via Aurelia, dove Papa Simmaco costruì una basilica in suo onore.
Pancrazio = lottatore, dal tipo di sport greco

San pancrazio, in un ritratto del Guercino
Oggi ricordiamo anche:
Sant’Achilleo, martire
San Crispolto e compagni martiri di Bettona
San Domenico della Calzada, sacerdote
Sant’Efrem di Gerusalemme, vescovo
Sant’Epifanio di Salamina, vescovo
San Filippo d’Agira, sacerdote, esorcista
Santa Gemma, vergine reclusa a Goriano Sicoli
San Germano di Costantinopoli, vescovo
San Gualberto
San Leo, sacerdote
San Leopoldo Mandić, sacerdote
San Modoaldo, vescovo
San Nereo, martire
Santa Rictrude, badessa
Beato Alvaro del Portillo, vescovo
Beata Imelda Lambertini, religiosa