Il Santo del giorno, 1 Novembre: I Santi, Ognissanti ed Halloween

Non certo a caso, il giorno seguente la notte, in cui si celebra Halloween,con i trapassati che “tornano” e passeggiano sulla terra, in attesa anche d’impossessarmi qualche anima vivente per non tornare nell’Oltretomba, sia stata scelta dalla Chiesa, per creare una continuità cristiana con l’antica festa celtica della fine dell’estate, dei raccolti e degli armenti, per celebrare tutti i Santi e subito dopo, il 2 Novembre, i Morti.

Anche perché, secondo le credenze celtiche, durante la festa di Samhain, i morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, ed era bene  che quel giorno celebrazioni gioiose venissero tenute in loro onore, per non essere “posseduti” da queste anime senza pace!

Una lezione psicoanalitica, che viene dal Paganesimo!

 

Il giorno di tutti i Santi, noto anche come Ognissanti, è una festa cristiana che celebra insieme la gloria e l’onore di tutti i Santi (siano o non siano stati canonizzati).

La solennità del calendario liturgico romano (in latino: Sollemnitas Omnium Sanctorum) cade il 1º novembre (seguita, non a caso, il 2 novembre dalla Commemorazione dei Defunti: la dottrina cristiana….Halloween), ed è una festa di precetto, che prevedeva anche una vigilia e un’ottava nel calendario anteriore alla riforma liturgica voluta dal Concilio Ecumenico Vaticano II.

Le commemorazioni dei martiri, comuni a diverse Chiese, cominciarono ad esser celebrate nel IV secolo.

Se prima esisteva una festa simile, celebrata il 13 maggio, non è un caso che, dopo le invasioni barbariche, soprattutto quella longobarda, Papa Gregorio III (731-741) scelse il 1º novembre come data dell’anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie “dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo”. Arrivati ai tempi di Carlo Magno, la festività di Ognissanti era diffusamente celebrata in novembre.

L’antropologo James Frazer, osservando che, prima di diventare festa di precetto, Ognissanti veniva già festeggiato in Inghilterra (paese un tempo abitato dai Celti) il 1º novembre, ipotizzò che tale data fosse stata scelta dalla Chiesa per creare una continuità cristiana con Samhain, l’antica festa celtica del nuovo anno.Questo studioso, insieme con altri, sostenne che, secondo le credenze celtiche,durante la festa del Samhain i morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e che quel giorno celebrazioni gioiose venissero tenute in loro onore.

Inoltre, al contrario delle feste odierne, che sono più che altro una continua kermesse economica! non si poteva uscire, per il pericolo di essere “posseduti”, cioè di essere “catturati” da uno spirito di un defunto, tornato sulla terra, per una vita sbagliata, per odio e vendetta… La possessione da parte degli spiriti di defunti è un fenomeno vecchio come l’umanità, la Chiesa, in questi casi, usa ed ha usato per secoli l’esorcismo: un modo di scacciare lo spirito invasore violento e senza compassione.

Da questo punto di vista, le antiche tribù celtiche (come molte anime preistoriche e antiche) erano un tutt’uno col loro passato ed il loro futuro.Questo aspetto della festa non sarebbe mai stato eliminato pienamente, nemmeno con l’avvento del Cristianesimo, che infatti il 2 novembre celebra i defunti.

« Per Ognissanti

cominciano le veglie. »

Dopo una giornata di faticoso lavoro, e per i contadini questo è il momento della semina, talvolta la famiglia si raccoglie di sera, nel luogo più caldo, che anticamente era la stalla, per pregare.

« Per l’Ognissanti

siano i grani seminati

e i frutti rincasati. »

E’ l’inizio “vero” dell’inverno della natura, e, soprattutto per l’uomo e gli animali: è naturale quindi un rallentamento del ciclo vitale e, di conseguenza: l’aumento della riflessione, come porta ogni riposo: in primo luogo, con il tramonto sempre più veloce del sole, sulla proprio vita, sulla propria esistenza, che segna un nuovo anno e che in questo periodo, mentre il freddo avanza, rallenta e quindi sulla morte!

Ma: “il seme non germoglia se non muore!”.

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