Il Primo Maggio non è una festa, ma un auspicio affinché le cose migliorino.
L’auspicio lo dobbiamo a chi sul lavoro è morto, con l’impegno e la speranza che di morti sul lavoro non ce ne siano più.
L’auspicio lo dobbiamo a chi il lavoro lo ha perso, a chi è precario, a chi un lavoro non l’ha ancora trovato, a chi lavora in condizioni disumane, a chi è sottopagato.
L’auspicio lo dobbiamo a chi il proprio lavoro lo fa con abnegazione e successo, affinché l’impegno sia sempre ripagato dai risultati.
L’auspicio lo dobbiamo a tutte quelle imprese, a quel mondo del commercio, che ha resistito in questi anni e ora prova a vedere la luce.
Perciò il mio primo maggio è in questa foto, con un sorriso soltanto accennato, i fiori, la nostra terra sullo sfondo.
Buon Primo Maggio a tutte ed a tutti
PATRIZIO ANDREUCCETTI