Il Pisa non ce l’ha fatta! – Il Monza di Berlusconi e Galliani in seria A
Le due squadre che si cominciavano a conoscersi, dopo i primi scontri in campionato, favorevole ai neroazzurri e quelli dei playoff, favorevoli sempre al Monza, comunque si temevano. E lo si era visto a Monza dove il Pisa era riuscito in zona Cesarini a dare più senso alla partita all’Arena Garibaldi-Anconetani.
Che si è trasformata in una bolgia incredibile di pubblico, con enorme folla pisana (fedele come sempre) ma anche con tanti monzesi, molti rimasti senza biglietto per il sold out di una vera “arena”.
Silvio Berlusconi in tribuna d’onore allo stadio, con il Cavaliere che è arrivato direttamente dalla control room delle forze dell’ordine e ha preso posto nell’area della tribuna vip riservato allo staff del Monza insieme a Marta Fascina e senza fare dichiarazioni. Berlusconi, seduto tra la compagna Marta e Adriano Galliani, e tutto lo staff del Monza è circondato dalla scorta anche se il clima in tribuna, dove ci sono anche gli juventini Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, è più che calmo.
Un po’ il segno ed il paradigma dell’Italia, ci è venuto da pensare: quella di vent’anni fa, quando proprio, come ieri, il 28 Maggio 2002, Silvio Berlusconi riusciva a portare a Pratica di Mare, Putin e Bush figlio e fare firmare loro un’intesa e Gheddafi ci tranquillizzava con la sua tenuta della Libia che era allora lo stato emergente dell’Africa. Il Milan del patron Berlusconi era una delle squadre più forti del mondo, facendo tremate le squadre degli oligarchi o quelle francesi o il Real Madrid, mentre oggi Silvio, con tutto il rispetto, freme per portare il suo Monza in serie A e dice di fare in fretta perché teme il prossimo anno Genoa, Cagliari e Venezia! Tralasciamo cosa sia diventata il nostro paese, con la crisi economica, l’incetta fatta da stranieri delle nostre grandi fabbriche ed anche di “marchi” calcistici come Milan, Inter, Roma, Fiorentina, Atalanta…, il Covid, la guerra in Ucraina, dove il Paese che rischia di più in Europa e quindi al mondo è proprio l’Italia con la sua assoluta dipendenza energetica!
Ma torniamo alla partita (quella calcistica) si era anche incanalata bene, anzi: beneissimo, per il Pisa che addirittura al primo minuto con Torregrossa (con un tocco ravvicinato su errore della difesa monzese) va a segno per il tripudio dello stadio! Che si esalta ancora di lì a poco, al 9’ con un colpo di testa di Hermannson a fare esplodere il tifo di casa. E nonostante il goal di Josè Machìn, (con un bel destro che tiene in perfetto equilibrio la contesa) nei primi 45 minuti più recupero aveva integralmente ribaltato il punteggio dell’andata. Nonostante che proprio nei secondi recupero il Monza sia andato vicino al pareggio. Dimostrando certe immaturità e ingenuità, della formazione guidata da D’Angelo, che non permettono il salto di categoria.
Pareggio che ha concretizzato al 79° con Gytkjaer, freddo in area nel controllo e nel destro angolato che ha mandato la palla alla sinistra del portiere Nicolas. Quando poi il Monza già pregustava la vittoria, grandissimo sinistro dal limite di Mastinu che ha portato in vantaggio il Pisa: siamo 3-2, e la gara va ai supplementari. Non accadeva dal 2006!
E qui, chi primo segna, di solito…Ed È il Monza a farlo con Luca Marrone al 96?!
Su calcio d’angolo.
Ed è ancora Gytkjaer, vero mattatore della serata, che al 101’ dice la parola fine al match.
Complessivo 4-6 per il Monza. Che in fondo ha per lettera iniziale pur sempre una “M”! Come il Milan, non più cinese, ma della Elliott Management Corporation uno dei più grandi hedge fund del mondo, di Mr. Singer, di antica famiglia ebraica.