il PANE CON LE PATATE
i nostri avi al sabato accendevano i forni e li scaldavano con le potature di viti e di alberi in genere, fasci di legna secca che avevano raccolto nei boschi durante la pulitura per la raccolta delle castagne, e pianticelle secche e aromatiche come ginestre, ginepro eccetera eccetera.
Ne facevano almeno un pane a testa per nuclei familiari che erano di dieci o dodici persone o comunque tanti pani quanti ne conteneva il forno, tutti pani di non meno di un chilogrammo di peso, poi nel forno tolto il pane andavano gli sformati, gli arrosti e da ultimo una bella pentola di zuppa di verdure rigorosamente di stagione che toglievano il mattino seguente.
Per provare a fare un pane possiamo seguire questa ricetta della Garfagnana.
Farina tipo 1o comunque non troppo raffinata e magari macinata a pietra 500 g patate lessate 200 g acqua 250 circa lievito di birra 10 g sale un pizzico Lievito madre 150 grammi (in alternativa lievito di birra 20 g )
Per questo pane di patate della Garfagnana prelevate 50 gr di farina dal totale mettetela in una ciotola con l’acqua ed il lievito di birra ( o lievito madre in alternativa) sciolto e fate riposare per circa 30 minuti. Nel frattempo sbucciate le patate, utilizzatene 200 grammi netti e, magari facendole a pezzettini per velocizzare, lessatele, schiacciatele allo schiacciapatate ancora calde. Rovesciatele nella ciotola in cui avete messo il composto di farina acqua e lievito, aggiungete la rimanente farina ed il sale, impastate fino ad ottenere un panetto morbido che metterete a lievitare coperto per circa un’ora . Trascorso questo tempo riprendete la pagnotta trasferitela in una placca foderata con carta forno e spolverata di farina di granoturco, fatela lievitare ancora un’ora ed infornate per circa 30 minuti a 180 gradi, in forno è bene mettere un piccolo recipiente colmo di acqua.
Il pane rimarra’ sorprendentemente umido e morbido per almeno una settimana chiuso in una madia e coperto con un panno o canovaccio di cotone.
L’acqua nell’impasto può essere usata tiepida che non superi i 35 gradi, la temperatura del nostro corpo, più calda brucerebbe i lieviti, anche la lievitazione và fatta in un ambiente caldo, intorno ai 20/25 gradi sarebbe l’ottimale (io scaldo il forno leggermente e lo metto dentro col forno spento).
E’ ottimo con tutte le pietanze, speciale con formaggi, i salumi e gli insaccati, con gli umidi poi è una vera leccornia.