I riti di Capodanno…
L’ultimo giorno dell’anno la Chiesa l’ha dedicato a San Silvestro, il Papa sotto il quale l’Impero Romano da pagano divenne cristiano.
Come in tutte le feste che cadono nel periodo solstiziale, come possiamo leggere nel Lunario di Cattabiani ,anche a Capodanno si traggono presagi per l’anno venturo.
Per esempio in molte parti d’Italia si dice che se l’anno comincia di mercoledì o di domenica sarà buono, di venerdì cattivo…
Riti usati e abusati sono l’uso di mangiare, la notte di Capodanno, noci, uva e lenticchie, indossare qualcosa di nuovo o di rosso, fare auguri e baciarsi sotto il vischio.
Anche l’anno bisestile era considerato poco propizio, e dicevano: “quando l’anno vien bisesto,non fan bachi e non fanno innesto”.
In quanto al primo giorno dell’anno, un tempo si stava molto attenti alla prima persona che si incontrava per strada : non doveva essere una donna , o un povero o un vecchio, perché erano presagi infausti.
Una volta, nelle campagne ,la mattina presto del primo giorno dell’anno era facile trovare gruppi di bambini che andavano casa per casa a “dè e’ bòn àn”…
Bussavano alle porte dicendo: “bon dè, bon àn, la fortuna par tòt l’àn”, e in cambio degli auguri ricevevano qualche dolce, qualche noce o un soldino