I matrimoni di campagna…

In primavera, dopo la Quaresima, era tempo di matrimoni …
Si faceva il pranzo in casa, apparecchiando sotto il portico, chiedendo in prestito sedie, stoviglie e bicchieri alle vicine, che contribuivano anche aiutando in cucina…
La sposa entrava in una casa dove spesso vi erano altre cognate, e la convivenza non sempre era facile, se non c’era la mano ferma dell’arzora a tenere sotto controllo gelosie, mugugni e ripicche…
La sposa di campagna portava la dote, che consisteva soprattutto nel corredo di lenzuoli, tovaglie e asciugamani tessuti in casa e cuciti a mano nelle veglie delle sere d’inverno e nei suoi pochi effetti personali.
Nella foto: matrimonio di famiglia, nell’aia della vecchia casa…anni ’50.

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