Guerra in Ucraina, ad ogni famiglia toscana costerà più di mille euro nel 2022
È la stima fatta dalla Cgia di Mestre, di solito precisissima.
E per fortuna non siamo i primi, tra le regioni italiane a “pagare” per la guerra in Ucraina.
Escluso il costo delle armi e sovvenzioni mandate dal nostro Governo, sulle quali in quantità e qualità è calato il segreto di Stato. Ma intanto la Russia ci accusa di essere tra i primi paesi al mondo a fare “una campagna anti-russa dai media italiani’. Che l’on. Di Maio smentisce, ma non so appoggiandosi a quali dati, visto che, costantemente, tv, radio, giornali, non fanno che ripetere i discorsi di Zelensky e di illustrare le sole ragioni ucraine, di farci vedere massacri e distruzioni causate dai soli Russi, salvo poi a dirci, un secondo dopo, che gli Ucraini non solo stanno resistendo eroicamente, ma uccidono una miriade di soldati russi (oggi si parla di più di 31.000) e stanno quasi quasi per invadere il territorio sovietico! E non c’è televisione italiana o un solo giornalista (se non quelli ufficiali e paludati da Mosca) che ci faccia vedere le cose anche dall’altro fronte, perché in una guerra si spara e si è sempre sparato in due. Ministro degli Esteri che, con un linguaggio non proprio diplomatico ha dato personalmente del “macellaio” a Putin! Mentre sempre la Russia con una stockata micidiale accusa le iniziative italiane cioè le sanzioni e i sequestri “contro i familiari dei politici russi degne di Cosa Nostra”.
Per tornare ai conti, la Toscana è la quinta regione più penalizzata, con la cifra enorme di 1,7 miliardi di Euro di Pil bruciati, persi!
Infatti costerà cara la guerra alla Toscana: 1,7 miliardi di Euro di Pil reale andati in fumo e una perdita del potere d’acquisto per ciascuna famiglia di 1.059 euro nel 2022. A dirlo un’indagine dell’Ufficio studi Cgia Mestre, che mette la nostra regione al quinto posto in Italia per danni da deterioramento della situazione economica mondiale a causa del conflitto in Ucraina. Primo è il Trentino Alto Adige, con una perdita di potere d’acquisto di 1.685 euro, seguito da Valle d’Aosta (1.473 euro), Lazio (1.279 euro) e Veneto (1.065 euro). Per la Toscana la perdita di potere d’acquisto è riconducibile, in particolare, alla contrazione della domanda interna e ai rincari di luce e gas.
Le famiglie toscane saranno dunque tra le più penalizzate, perdendo 1.059 euro in un anno, contro una media nazionale che si ferma a 929 euro. Secondo la Cgia di Mestre, il governo “dovrebbe intervenire subito, tagliando in misura importante il cuneo fiscale. Solo con una misura salva-salari, infatti, potremmo evitare il crollo dei consumi delle famiglie e, conseguentemente, anche i ricavi degli artigiani e dei piccoli commercianti”. Ma noi pensiamo che non basti solo questo, perché è evidente, in Toscana la continua chiusura di negozi, bar, piccole imprese che non cela fanno più.
“Il quadro economico generale – prosegue la Cgia di Mestre – si presenta a tinte molto fosche; il pericolo che il Paese stia scivolando lentamente verso la stagflazione è molto elevato. È un termine, quest’ultimo, ai più sconosciuto, anche perché si manifesta raramente, ovvero quando ad una bassa crescita del Pil, che nei casi più drammatici diventa addirittura negativa, si affianca un’inflazione molto alta che fa impennare il tasso di disoccupazione, così come è successo nella seconda metà degli anni ’70 del secolo scorso. Probabilmente questo fenomeno non lo vivremo nel 2022, anche se il trend sembra essere segnato: le difficoltà legate alla post-pandemia, agli effetti della guerra, alle sanzioni economiche inflitte alla Russia, all’aumento sia dei prezzi delle materie prime, in particolar modo di quelle agroalimentari, e sia dei prodotti energetici, rischiano, nel medio periodo, di spingere anche la nostra economia verso una crescita pari a zero, con una inflazione che si avvierebbe a sfiorare le due cifre”. “Uno scenario – conclude – che potrebbe addirittura rendere pressoché inefficaci i 235 miliardi di euro di investimenti previsti nei prossimi anni dal Pnrr”.
Daniele Vanni