Continua l’attenzione per gli elevati livelli di polveri che in dicembre avevano determinato una vera e propria emergenza
Come è noto, lo scorso mese di dicembre è stato caratterizzato da una vera e propria emergenza smog in molte città italiane, ed anche in Toscana, come abbiamo avuto modo di segnalare, documentando i dati registrati dalla rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria.
Nel corso del mese di gennaio, in relazione alle mutevoli condizioni meteorologiche, con l’alternarsi di periodi di alta pressione e di giornate con pioggia e vento, la situazione è complessivamente migliorata anche se è necessario mantenere una elevata attenzione.
Nelle 33 centraline della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria in Toscana attive per la misurazione del PM10 nel mese di gennaio si sono registrati 152 (rispetto ai 297 di dicembre) superamenti del limite di 50 µg/m3, che hanno interessato 25 centraline, sia quelle di fondo che quelle di traffico. In alcuni casi i superamenti ci sono stati anche per periodi prolungati, (fino a sette giorni consecutivi).
La media mensile delle PM10 è diminuita rispetto al mese di dicembre, anche se in 8 centraline ha superato il limite medio previsto per l’intero anno di 40 µg/m3 .
Di seguito un riepilogo della situazione. Per dati di dettaglio – aggiornati quotidianamente – consultare l’apposita sezione “qualità dell’aria” del sito Web.
Un’attenzione particolare va poi data alla situazione delle centraline di riferimento per ciascuna area prevista dalla DGR 1182/2015 con i relativi Comuni che dovranno attivare interventi contingibili ed urgenti, al raggiungimento di 15 superamenti del limite giornaliero per il PM10.
Come si può vedere dalla tabella seguente, la Piana Lucchese e la Piana Prato Pistoia a fine gennaio erano molto vicine al raggiungimento di questo limite (raggiungimento avvenuto con i dati del 2 febbraio per la Piana Lucchese)..
Per quanto riguarda il PM2,5, per il quale non esiste un limite giornaliero, ma solamente un limite annuale di 25 µg/m3, la situazione registrata in gennaio, anche in questo caso è migliorata rispetto a dicembre, ma è comunque da monitorare con attenzione, visto che in sette centraline la media mensile è stata superiore al limite annuale.