Si è chiusa con grande successo la mostra fotografica allestita nella casermetta S. Pietro, la sede dei Balestreri di Lucca, con gli scatti del fotografo Enzo Giuntoli, personaggio prestato alla politica, ma dotato di grande sensibilità: che tra i nostri politici è già un’eccezione. Infatti Enzo, da moltissimo tempo, è annoverato tra coloro che hanno incarichi di prestigio nelle amministrazioni lucchesi, dove è molto considerato per la sua onestà, pacatezza e gentilezza. Ed è un’altra eccezione tra coloro che “si prestano” a gestire la cosa pubblica.
Ma essendo fotografo magistrale ha davvero una terza qualità che lo distingue tra i nostri rappresentanti che votiamo per governare la realtà e che invece pare abbiano sempre la testa tra le nuvole quando non troppo abbassata sul…”terreno”! Enzo Giuntoli essendo fotografo di vaglia, la realtà la “fotografa davvero qual’è! Spesso rendendola anzi più piacevole e artistica, cioè superiore. Come nella mostra appena terminata alla Casermetta S. Pietro, intitolata “La Lucca Medievale con gli scatti di Enzo Giuntoli” che non poteva essere meglio ambientata.
Purtroppo con una durata limitata, appena una settimana, ma con un largo successo di pubblico. In molti hanno infatti potuto ammirare gli “Scatti rubati, scatti richiesti” di Enzo Giuntoli che hanno raccontato in poche sequenze, un mondo di artisti e attori che non rappresentano un mondo di fantasia, quello dell’Ariosto che rimpiangeva “Le donne, i cavalieri, l’arme, l’amori” di un Medioevo da tempo terminato, ma un’epoca reale che spesso è vista in modo leggendario.
Tanto che il buon Ariosto, quasi ordinato sacerdote, ma senza vocazione, per certi sgarbi alla corte estense e per aumentare lo stipendio da chierico che non gli bastava veniva punito e mandato a governare la povera e periferica Garfagnana, terra “di Masnadieri, uomini quasi ferini e privi d’umanità . Da cui rientrava per sposare non Angelica, ma la sua amante Alessandra Benucci (rimasta, inopinatamente e misteriosamente, vedova di Tito Strozzi, ma di cui conservava le rendite): e in segreto per non perdere la paga da prete!
Così con molto realismo, Giuntoli, stimato anche per il suo più che decennale impegno nel settore del volontariato e dell’invalidità, ha fatto rivivere la Lucca Medievale attraverso le dame, i fanti, le armi e gli amori, immortalati nei suoi scatti vivi.

Enzo Giuntoli, con la modestia ha voluto anche ringraziare il tanto pubblico che ha voluto far visita ai suoi “quadri” con queste righe che riportiamo, ringraziando noi, per il suo essere un politico così particolare:

“Non sono un artista, nè un fotografo professionista.
Sono un amante delle immagini, del ragionamento pacato che sta dietro l’osservazione, dello scatto veloce prima che sia troppo tardi.
le mie foto sicuramente non sono perfette, ma a qualcuno di voi sono piaciute. In questa fase tutta nuova della mia vita, più lenta etranquilla, ho goduto di ogni visita e ogni sorriso che mi è stato concesso da chi è venuto a trovarmi alla mostra.
Vi ho rivisto tutti volentieri, ho condiviso con voi chiacchere da un minuto ed anche più.
Grazie per avermi fatto compagnia.
Alla prossima esposizione!

Enzo Giuntoli”

Vi avevamo avvertito che Enzo è un politico davvero speciale! Non farci aspettare troppo, per la prossima esposizione, caro Enzo!

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