Due importanti novità per il mondo della castanicoltura.

Le risorse complessive messe a disposizione dalla Regione Toscana ammontano a e gli interventi possono coprire fino all’80 per cento delle spese ammesse con un minimo per progetto di 10.000 euro ed un massimo di 50.000 euro.
Si potranno realizzare, tra l’altro, le potature di risanamento delle chiome, finalizzate al recupero delle piante da frutto, il taglio di piante di castagno morte o in deperimento e delle piante estranee al castagneto da frutto, nonché interventi di messa a dimora di nuove piante o l’esecuzione di innesti di polloni.
Tenendo fermi i punti qualitativi del disciplinare, i ritocchi riguardano nella fattispecie: lo slittamento di due mesi (da fine giugno a fine agosto) della data ultima per l’iscrizione annuale ai controlli obbligatori della DOP e l’introduzione di un nuovo packaging.
L’aver spostato la data ultima di adesione a fine agosto permette ai produttori di avere a disposizione tempo prezioso che potrà dare loro modo di capire se la stagione – sempre più influenzata dei cambiamenti climatici – sarà produttiva oppure no.
Comprendere quindi se hanno effettivamente a disposizione prodotti da sottoporre al sistema di controllo.

Si semplificano e si riducono i costi sostituendo il sacchetto trasparente inserito in una fascia di cartone, con un sacchetto quadrangolare del medesimo colore per tutti, di materiale riciclabile o compostabile pluristrato, facilmente lavorabile anche da piccoli produttori quale è la realtà produttiva della Garfagnana, ma che può essere anche meccanizzabile.


MARIO PUPPA