Chieti, dopo un alterco, figlio 50enne uccide con un coltello la madre
Si erano da poco trasferiti in pieno centro a Bucchianico, paesino di 5mila anime, a 10 chilometri da Chieti: la madre, una figlia disabile ed il figlio, con problemi di tossicodipendenza.
Ogni mattina la mamma, con problemi ad arrivare alal fine del mese, riusciva comunque a comprare due brioche ed un cappuccino per il figlio che al culmine di una lite, l’ha uccisa con un coltello.
Poi sempre con il coltello insanguinato ha chiesto aiuto ad un vicino.
Ma lei era ormai morta ammazzata a coltellate a casa, in camera da letto, nell’abitazione che si apre sulla centralissima strada Cappellina San Camillo.
Il figlio cinquantenne ha dichiarato ai carabinieri accorsi, che era stato aggredito dalla madre, di aver perso la testa e averla colpita con un coltello da cucina. Per questo, dimostrando le ferite agli avambracci è stato accompagnato e medicato all’Ospedale di Chieti, la con l’ipotesi di reato di omicidio volontario.
Il personale del 118, quello accorso nell’abitazione con un medico non ha potuto fare altro che constatare la morte della signora di 69 anni. Secondo padre Germano Santone, parroco di San Camillo de Lellis di Bucchianico, in alcune circostanze la signora si era rivolta alla parrocchia per chiedere degli aiuti di natura economica, ma anche aiuto per curare il figlio dalla tossicodipendenza.