Consultazione nazionale sul PNGR (Piano Nazionale sulla Gestione dei Rifiuti): prevedere chiaramente che il recupero energetico degli scarti del riciclo sia funzionale alla strategia circolare della carta
29 aprile 2022 – “La capacità di riciclo dei nostri stabilimenti è aumentata, nel 2021, del 16% rispetto al 2020 (800.000 tonnellate) mentre il tasso di riciclo negli imballaggi – ai massimi europei – supera l’85%. Risultati che potrebbero ancora migliorare, dopo aver riciclato tutta la fibra, se fosse possibile incrementare il recupero degli scarti del riciclo (scarto di pulper) anche tramite la produzione di energia” afferma Massimo Medugno DG Assocarta.
“Numeri importanti, quelli del riciclo in Italia, che ci devono dare la spinta per lavorare al meglio sul Piano Nazionale Gestione dei Rifiuti (PNGR), in consultazione fino al 30 aprile 2022. Al centro del Piano” spiega Medugno “l’importanza della pianificazione nazionale dei flussi dello scarto di pulper che consentirebbe di chiudere il ciclo del riciclo in Italia. Tale gestione porterebbe vantaggi in termini di circolarità del sistema con la riduzione di emissioni di CO2 nel trasporto, agevolando ulteriormente la capacità di riciclo. E con un piccolo vantaggio anche per la bolletta energetica”.
“Assocarta ha presentato oggi il suo contributo alla consultazione nazionale sul Piano Nazionale sulla Gestione dei Rifiuti mettendo in evidenza la richiesta di considerare l’esigenza di avviare gli scarti di pulper delle cartiere a recupero, funzionale e strategica rispetto all’economia circolare della carta” evidenzia Medugno a margine della consegna della relazione Assocarta nell’ambito della consultazione.
A questo proposito, va ricordato che ai sensi dell’art. 198-bis, comma 3, D.Lgs. n. 152/2006 (come modificato dal D.Lgs. n. 116/2020), il PNGR deve costituire un punto di riferimento e prevedere:
– lett. c) l’adozione di criteri generali per la redazione di piani di settore concernenti specifiche tipologie di rifiuti, incluse quelle derivanti dal riciclo e dal recupero dei rifiuti stessi, finalizzati alla riduzione, il riciclaggio, il recupero e l’ottimizzazione dei flussi stessi;
– lett. f) l’individuazione dei flussi omogenei di produzione dei rifiuti, che presentino le maggiori difficoltà di smaltimento o particolari possibilità di recupero sia per le sostanze impiegate nei prodotti base sia per la quantità complessiva dei rifiuti medesimi, i relativi fabbisogni impiantistici da soddisfare, anche per macro-aree, tenendo conto della pianificazione regionale, e con finalità di progressivo riequilibrio socio-economico fra le aree del territorio nazionale;
– lett. f-bis) l’individuazione di flussi omogenei di rifiuti funzionali e strategici per l’economia circolare e di misure che ne possano promuovere ulteriormente il loro riciclo.
Nel 2019 l’industria cartaria italiana ha prodotto 982.400 tonnellate di rifiuti. Il 26,3% è costituito da scarti di pulper di cui solo il 14,5% viene avviato al recupero energetico contro la media europea del 47,7%.