Arriva il cane che fiuta le banconote, murati in una villa la Guardia di Finanza scova 5 milioni di euro non dichiarati

Grazie all’intervento di un “cash-dog” in un appartamento di Martinengo (Bergamo) gli inquirenti hanno scoperto contanti, orologi di lusso e valuta estera. Indagati due imprenditori per emissione di fatture per operazioni inesistenti

Banconote

Ha un fiuto è davvero proverbiale. Nemmeno le mura spesse di un caveau blindato e murato dentro la parete di un appartamento hanno messo in difficoltà il “finanziere” a quattro zampe. Il cash-dog della Guardia di Finanza in un appartamento di Martinengo, in provincia di Bergamo, ha scovato la contabilità fantasma di una coppia di imprenditori: quasi 5 milioni di euro, per metà in banconote e per l’altra metà in monete di argento, decine di orologi di gran lusso e una manciata di valuta estera. Nela stessa abitazione la Procura di Milano ha individuato anche delle attrezzature per intercettare, ma anche un sistema che si utilizza per scoprire se si è intercettati da un captatore informatico. La notizia è stata riportata dal Corriere.

Le indagini

Il “pool crisi d’impresa”, coordinato dal pm Roberto Fontana, in collaborazione con il Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano indagavano già da mesi su delle cooperative “farlocche” quando dalle intercettazioni gli inquirenti hanno captano un cenno a “borse da spostare” intuendo subito che si poteva trattare di contabilità in nero. Così hanno ordinano la perquisizione della casa a Martinengo (Bergamo) di due coniugi indagati per ipotesi di emissione di fatture per operazioni inesistenti: Roberto Polese, 49 anni, ritenuto amministratore di fatto della Prime srl di Argelato (Bologna) e manager della Profal srl di Monza (con una sede anche a Milano in Foro Bonaparte), e sua moglie Lara Seghezzi.

Il tesoro nel caveau

La prima perquisizione aveva portato alla luce solo 64.000 euro. Ma il cane annusa-soldi delle unità cinofile della Gdf, chiamato in aiuto degli inquirenti, ha individuato subito il nascodiglio delle banconote. Ha annaspato accando a una parete di legno dietro la quale i finanzieri hanno scoperto un caveau blindato. All’interno c’erano quattro valigette nere con 2 milioni e 585.000 euro in contanti, altri 740.000 euro in controvalore di monete d’argento, ulteriori 813.000 euro al valore asettico di listino di 40 orologi di lusso (appena il 5,6% — nota la Gdf — dei redditi lordi denunciati dalla coppia in un decennio).

I cani fiuta-banconote

Non solo droga e polvere da sparo. I cani possono sentire anche l’odore del denaro che imparano a individuare fin da cuccioli. Spesso vengono utilizzati alle frontiere perché riescono a fiutarei soldi nascosti nei bagagli o direttamente addosso ai corrieri che tentano di contrabbandarli da uno Stato all’altro. La razza perfetta per questo compito è il Labrador che oltre ad avere un fiuto molto sviluppato come tutti gli altri cani, ha anche un forte senso della caccia e per questo è il cane ideale per scovare le banconote.

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