ALPI APUANE, CRESCE L’ATTENZIONE DEL CAI
Il tempo inclemente ha purtroppo rovinato la seconda Giornata delle Apuane, che era stata programmata per domenica 14 maggio: poche le escursioni confermate ed effettuate, grazie a un percorso più breve, meno impegnativo e soprattutto meno rischioso rispetto alle altre. Nel 2022 all’iniziativa intersezionale, alla sua prima edizione, si aggiunse un convegno sulle possibili economie alternative nella zona, alla Fortezza di Montalfonso (Castelnuovo Garfagnana) che precedette la dozzina di escursioni previste per il giorno successivo lungo i sentieri di questi monti purtroppo ancora oggetto di un’escavazione eccessiva e priva di adeguati limiti e controlli: foltissima la partecipazione dei soci tra cui il futuro presidente generale Antonio Montani. Quest’anno, avendo già organizzato per lo scorso 25 marzo a Marina di Massa il convegno “Apuane montagne d’acqua” con le sezioni di Massa Carrara e Fivizzano, si era semplicemente previsto di camminare nuovamente lungo altri itinerari significativi dal punto di vista naturalistico e verso alcune cime, con lo sguardo rivolto anche alle troppe ferite che caratterizzano non solo i versanti ma anche i crinali apuani, allo scopo di avere sempre ben presente qual è la partita in gioco.
A questo proposito, non si può tacere in merito alla diffida recentemente avanzata dall’azienda Henraux in merito a un evento promosso dall’associazione ambientalista Athamanta nei bacini marmiferi a ridosso del Monte Altissimo. Sulla vicenda la sezione CAI di Pietrasanta ha diramato un comunicato condiviso in pieno dal Gruppo regionale toscano, che riportiamo integralmente di seguito.
“Il Consiglio Direttivo della sezione del Club Alpino Italiano di Pietrasanta esprime la propria solidarietà ai partecipanti dell’escursione oggetto di due diffide da parte dell’azienda Henraux; diffide che stridono col concetto di fruizione collettiva dei sentieri tracciati. Il sentiero 31, del quale è affidataria la nostra Sezione, non è percorribile da anni a causa dell’attività estrattiva. Le nostre richieste di ripristino sono state finora inascoltate, interrompendo nei fatti una storica via di comunicazione tra la costa versiliese e la Garfagnana. Riteniamo che debba essere garantita la possibilità di percorrere i sentieri e ci auguriamo che amministratori e forze dell’ordine si occupino di tale diritto. La nostra solidarietà va anche ai lavoratori dell’azienda, spesso utilizzati per contrastare iniziative pacifiche di salvaguardia della montagna e uniche persone con le quali è possibile un dialogo, pur partendo spesso da posizioni distanti. Una privatizzazione di quel territorio, tra l’altro oggetto di una sentenza che al momento la nega, non garantisce né un futuro a questi lavoratori né all’Altissimo, che rischierebbe di essere venduto ad aziende straniere ancor più spietate e con nessun legame culturale, storico e di filiera con la Versilia”.
Successivamente si è avuto notizia di una proposta avanzata dal sindaco di Seravezza Lorenzo Alessandrini per la cessione all’Henraux dei terreni contesi e negli stessi giorni è stato reso noto che l’udienza del Consiglio di Stato per l’esame del ricorso presentato dall’azienda in merito alla sentenza di primo grado a essa sfavorevole era stata rinviata di un anno (quindi al maggio 2024) per l’indisposizione di un membro del collegio giudicante. A giudizio del GRT del CAI, entrambe le vicende non fanno che evidenziare le difficoltà dell’azienda e lasciano supporre una scarsa sostenibilità delle proprie posizioni. L’allungamento dei tempi, con scenari più favorevoli a possibili colpi di mano e comunque alla prosecuzione di un’escavazione insostenibile dal punto di vista ambientale, non può che trovarci preoccupati ma al tempo ancor più vigili affinché l’Altissimo non continui a essere sacrificato all’interesse di pochi. Allo stesso modo, continuiamo a sostenere con convinzione ogni realtà alternativa alla monocultura del marmo, nella convinzione che, come espresso lo scorso anno a Castelnuovo Garfagnana, per le Apuane un altro futuro è possibile. A cominciare già dal presente.

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