Addio al giornalista Mario Sconcerti, firma del calcio, scomparso a 74 anni
Era cresciuto nel mondo dello sport, grazie al padre Adriano, procuratore di boxe. Era stato anche vicedirettore della Gazzetta dello Sport.
Mario Sconcerti, 74 anni, giornalista e scrittore, era ricoverato in ospedale di Roma, ma le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso.
È stato commentatore delle pagine sportive del Corriere della Sera. Ha diretto Il Secolo XIX e il Corriere dello Sport – Stadio ed è stato direttore generale della Cecchi Gori Group. Per diversi anni ha partecipato o è stato ospite fisso o opinionista in molte trasmissioni sportive, sulla RAI o su Sky Sport o Mediaset.
Aveva iniziato la propria carriera giornalistica al Corriere dello Sport per poi spostarsi alla redazione di Milano. Nel 1979 si trasferisce al quotidiano La Repubblica per fondare le pagine sportive del giornale fondato e diretto da Eugenio Scalfari. Qui porta nella redazione sportiva Gianni Brera, Gianni Mura, Mario Fossati, Emanuela Audisio e Licia Granello. Diventa poi responsabile delle sedi di Milano, Bologna e Firenze di Repubblica. Nel 1987 diventa vicedirettore vicario de “La Gazzetta dello Sport”. Dirige l’Agenzia Giornalistica Chilometri dal 2002 al 2004.
Poi la carriera televisiva. Prima su Stream TV, poi a Sky Sport, con oltre trecento trasmissioni la domenica pomeriggio con Ilaria D’Amico in Sky Calcio Show. Dal campionato del mondo 2006 è prima firma sportiva del Corriere della Sera, mentre dal 2003 al 2008 conduce sull’emittente romana Radio Radio la trasmissione di cultura, attualità e politica “Sconcerti quotidiani”, insieme a Gabriele Cosmelli. Sconcerti continua a collaborare con Radio Radio. Nell’agosto 2016, dopo tredici anni come opinionista sui canali Sky, viene ingaggiato dalla RAI come commentatore e opinionista sportivo. Nel gennaio 2018 diviene opinionista della neonata emittente radiofonica RMC Sport Network. Sul fronte radiofonico, è stato opinionista “ospite fisso” ai microfoni di Tele Radio Stereo 92.7 FM, nota radio capitolina che tratta di AS Roma.
Era cresciuto nel mondo dello sport, grazie al padre Adriano, procuratore di boxe. Era stato anche vicedirettore della Gazzetta dello Sport.
Mario Sconcerti, 74 anni, giornalista e scrittore, era ricoverato in ospedale di Roma, ma le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso.
È stato commentatore delle pagine sportive del Corriere della Sera. Ha diretto Il Secolo XIX e il Corriere dello Sport – Stadio ed è stato direttore generale della Cecchi Gori Group. Per diversi anni ha partecipato o è stato ospite fisso o opinionista in molte trasmissioni sportive, sulla RAI o su Sky Sport o Mediaset.
Aveva iniziato la propria carriera giornalistica al Corriere dello Sport per poi spostarsi alla redazione di Milano. Nel 1979 si trasferisce al quotidiano La Repubblica per fondare le pagine sportive del giornale fondato e diretto da Eugenio Scalfari. Qui porta nella redazione sportiva Gianni Brera, Gianni Mura, Mario Fossati, Emanuela Audisio e Licia Granello. Diventa poi responsabile delle sedi di Milano, Bologna e Firenze di Repubblica. Nel 1987 diventa vicedirettore vicario de “La Gazzetta dello Sport”. Dirige l’Agenzia Giornalistica Chilometri dal 2002 al 2004.
Poi la carriera televisiva. Prima su Stream TV, poi a Sky Sport, con oltre trecento trasmissioni la domenica pomeriggio con Ilaria D’Amico in Sky Calcio Show. Dal campionato del mondo 2006 è prima firma sportiva del Corriere della Sera, mentre dal 2003 al 2008 conduce sull’emittente romana Radio Radio la trasmissione di cultura, attualità e politica “Sconcerti quotidiani”, insieme a Gabriele Cosmelli. Sconcerti continua a collaborare con Radio Radio. Nell’agosto 2016, dopo tredici anni come opinionista sui canali Sky, viene ingaggiato dalla RAI come commentatore e opinionista sportivo. Nel gennaio 2018 diviene opinionista della neonata emittente radiofonica RMC Sport Network. Sul fronte radiofonico, è stato opinionista “ospite fisso” ai microfoni di Tele Radio Stereo 92.7 FM, nota radio capitolina che tratta di AS Roma.