Accadde Oggi, 17 Novembre: 1558, incoronazione di Elisabetta I dei Tudor –
Elisabetta, la Buona Regina, non certo per qualità morali, ma perché, nei suoi 45 anni di regno, portò l’Inghilterra ad essere la più grande potenza mondiale dell’epoca
di Daniele Vanni
Nella giornata di oggi 17 novembre del 1558, sale al trono Elisabetta I, tanto importante per l’Inghilterra e per il mondo, che il periodo del suo lunghissimo regno, è detto Periodo Elisabettiano: con esso gli Inglesi si pongono come la prima potenza mondiale, soprattutto per mare e quindi per i commerci.
Elisabetta I Tudor(Greenwich, 7 settembre 1533 – Richmond upon Thames, 24 marzo 1603) fu regina d’Inghilterra e d’Irlanda, dal 17 novembre 1558 fino alla sua morte: cioè per 45 anni.
Figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, e talvolta chiamata anche la Regina Vergine, Gloriana o la buona regina, Elisabetta fu la quinta ed ultima monarca della dinastia Tudor.
La dinastia della Rosa rossa (ereditata dai Lancaster, nella guerra delle Due Rosa, contro gli York, dalla rosa bianca), di origine gallese (i primi furono sovrani del Deheubarth regno o principato medievale nel Galles sud-occidentale, forse a loro volta discendenti da sovrani, sempre di origine celtica del Gwynedd, un po’ più a nord sulla baia di Liverpool).
Liberata dalla prigionia, alla quale era stata sottoposta nel 1558, per evitare che prendesse il potere, succedette nello stesso anno alla sorellastra Maria I d’Inghilterra, la quale era morta senza eredi.
Il suo regno fu lungo e segnato da molti avvenimenti importanti.
La sua politica di pieno sostegno alla Chiesa d’Inghilterra, dopo i tentativi di restaurazione cattolica da parte di Maria Tudor, provocò forti tensioni religiose nel regno e vi furono parecchi tentativi di congiure contro di lei, in una delle quali, fu coinvolta anche la cugina Maria Stuarda che ella fece giustiziare.
Coinvolta a più riprese nei conflitti religiosi della sua epoca, uscì vittoriosa dalla guerra contro la Spagna.
Sempre durante il suo regno, furono poste le basi della futura potenza commerciale e marittima della nazione, ed iniziò la colonizzazione dell’America settentrionale.
La sua epoca, denominata Età Elisabettiana, fu anche un periodo di straordinaria fioritura artistica e culturale: William Shakespeare, Christopher Marlowe, Ben Jonson, Edmund Spenser, Francis Bacon sono solo alcuni degli scrittori e pensatori che vissero durante il suo regno.
Elisabetta fu l’unica figlia sopravvissuta di Enrico VIII e della sua seconda moglie, Anna Bolena,con la quale il sovrano si era segretamente sposato tra la fine del 1532 e l’inizio del 1533.
Nacque nel palazzo di Placentia a Greenwich, il 7 settembre 1533 e venne battezzata tre giorni dopo, con il nome delle nonne Elisabetta di York ed Elisabetta Howard.
Enrico avrebbe desiderato un maschio, per assicurare la successione, ma dato che Maria, era stata dichiarata illegittima con l’annullamento del matrimonio dei genitori, Elisabetta era, all’epoca, l’erede presunta.
Dopo la nascita di Elisabetta, Anna Bolena rimase incinta almeno altre due o forse tre volte, ma tutte le gravidanze si conclusero con aborti spontanei o bambini nati morti. Dopo l’ultimo aborto, nel gennaio 1536 Anna Bolena cadde definitivamente in disgrazia; accusata di stregoneria, alto tradimento, incesto con il proprio fratello George Boleyn e numerosi altri cortigiani, il 2 maggio venne rinchiusa nella torre di Londra ed il 19 maggio fu decapitata; il giorno successivo Enrico si fidanzò con Jane Seymour, che era stata dama di compagnia di Anna Bolena e di Caterina d’Aragona.
Elisabetta, che allora aveva tre anni, fu dichiarata illegittima, perse il titolo di principessa e fu cresciuta in esilio nel palazzo di Hatfield, con la sorellastra Maria, fino a che Jane Seymour non diede alla luce un figlio maschio, Edoardo, morendo pochi giorni dopo di febbre puerperale. Elisabetta e Maria non erano comunque viste di buon occhio, perché illegittime. In seguito alle poco fortunate nozze del re con Anna di Clèves, nobildonna tedesca, avvenute nel 1540, Elisabetta fu ammessa a corte ed allacciò con la matrigna un’amicizia che durò fino alla morte di questa nel luglio 1557.
In seguito, la sesta moglie di Enrico, Caterina Parr, riconciliò il re con la figlia che, assieme alla sorellastra Maria, fu reinserita nella linea di successione dopo il principe Edoardo, con l’Atto di Successione del 1544. Grazie a Caterina Parr, Elisabetta ricevette un’educazione in un ambiente rigidamente protestante, sotto la guida dell’insegnante umanista Roger Ascham, studiando latino, greco, francese, italiano (di fatto, uno dei primi documenti autografi di Elisabetta, una lettera, è scritta in italiano) e spagnolo. Elisabetta era eccezionalmente intelligente ed oltre ad essere molto colta aveva una memoria prodigiosa.
Nel 1553,Edoardo, sedicenne, di salute sempre più cagionevole, morì probabilmente di vaiolo, lasciando un testamento che annullava le volontà del genitore e dichiarava sua erede Lady Jane Grey.
Lady Jane ascese al trono, ma fu deposta meno di due settimane dopo. Resa forte dal sostegno popolare, Maria entrò trionfalmente a Londra con la sorellastra al fianco.
Quando Maria I sposò Filippo di Spagna, un matrimonio molto sgradito ai suoi sudditi protestanti, temendo di poter essere deposta e sostituita dalla sorella, fece imprigionare Elisabetta nella Torre di Londra. Gli spagnoli chiesero l’esecuzione di Elisabetta, ma pochi inglesi desideravano mettere a morte un membro della popolare dinastia Tudor ed anche i tentativi di rimuoverla dalla successione fallirono a causa dell’opposizione del Parlamento.
Inoltre Maria I non firmò mai il documento dell’esecuzione. Dopo due mesi nella Torre, ad Elisabetta furono concessi gli arresti domiciliari al castello di Woodstock; alla fine dell’anno, quando si diffuse la falsa voce che Maria era in attesa di un figlio, Elisabetta poté tornare a corte con l’assenso di Filippo, che, preoccupato che la moglie potesse morire di parto, preferiva che la corona inglese passasse a lei, piuttosto che a Maria Stuarda, regina di Scozia.
Tale preferenza, da parte del cattolicissimo Filippo, nasceva da motivi strettamente politici: sebbene cattolica, la giovane Stuarda fosse cresciuta alla corte francese, era promessa al delfino, il futuro Francesco II ed una sua ascesa al trono d’Inghilterra avrebbe portato le isole britanniche interamente nella sfera di influenza della Francia, con la quale la Spagna era in guerra dall’inizio del secolo (la pace di Cateau-Cambrésis sarebbe stata firmata solo nel 1559). Per tutta la durata del suo regno Maria continuò a perseguitare i protestanti, guadagnandosi il soprannome di “Maria la Sanguinaria“, e tentò di convertire Elisabetta, che si finse cattolica, ma mantenne il suo credo protestante.
Il 17 novembre 1558, alla morte di Maria per un tumore, Elisabetta ascende al trono.