A QUANDO L’INIZIO DEI LAVORI PER RIAPRIRE LA CHIESA DI SAN ROCCO DI MULINA DI STAZZEMA?
Stazzema_ La chiesa di San Rocco è ufficialmente chiusa dal 6 novembre 2019. Sono ormai trascorsi tre abbondanti anni dalla chiusura a causa delle notevoli infiltrazioni d’acqua dal tetto della chiesa.
E’ stato effettuato alcuni mesi fa un primo intervento tampone sulla copertura del transetto di San Rocco ma ancora non si sa nulla in merito alla tempistica dell’intervento risolutore che consentirà di riaprire la chiesa al culto e alle cerimonie commemorative dell’eccidio di civili avvenuto il 12 agosto 1944, la mattina stessa della strage di Sant’Anna di Stazzema per quanto concerne lo sterminio di don Fiore Menguzzo e dei suoi cinque famigliari, e delle uccisioni di civili avvenute alcuni giorni prima: il 1 e l’8 agosto 1944. Per la sistemazione del tetto della chiesa di San Rocco nel dicembre 2021 la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha ufficializzato la deliberazione con cui il CDA ha destinato un contributo di 200mila euro per la sistemazione della copertura della chiesa di Mulina. C’è urgenza che inizi quanto prima questo intervento per ridare accessibilità alla chiesa, che è testimonianza tangibile del 12 agosto 1944 e pertanto pregiato manufatto morale del Parco nazionale della Pace, com’è la chiesa di Sant’Anna. Dal 2014 la situazione della memoria dei martiri di Mulina di Stazzema,
che fino all’anno prima si era distinta per una continua valorizzazione, sta subendo una inaccettabile involuzione nonostante la costituzione dell’anagrafe antifascista, la promozione dell’iniziativa popolare inerente la presentazione di una proposta di legge contro l’ostentazione dei simboli nazifascisti, e i conferimenti dei premi Bella Ciao e altro.
C’è da vergognarsi che la memoria di un paese dove il crimine nazifascista è restato occultato per 47 anni sia lasciata in questo stato di totale abbandono. C’è da chiedersi per quale motivo l’Istituzione Parco nazionale della Pace non preveda per Mulina nessun intervento migliorativo, il perché i consiglieri comunali accettino questo stato di cose e non incalzino invece la Giunta Comunale, il CDA dell’Istituzione e il Comitato scientifico per spronarli a programmare uno straccio di progetto finalizzato a valorizzare la memoria delle vittime di Mulina, che si avviano diventare anche “martiri” dell’indifferenza dopo essere stati quelli dell’oblio. Meno chiacchiere e più fatti. Intanto a quando l’avvio dei lavori per riaprire la chiesa di San Rocco, la chiesa della Medaglia d’oro di don Fiore Menguzzo? Con la situazione in cui si trova la memoria a Mulina si contraddice quanto invece si dichiara a Sant’Anna e a Stazzema per profondere nelle coscienze gli anticorpi contro il rinascere delle tentazioni antidemocratiche. Diamo decoro alla memoria che denuncia la barbarie nazifascista e non parole al vento!
P.S. : Oggi, dai 2500,00 euro raccolti tempo fa per sensibilizzare e testimoniare l’interesse affinché la chiesa di San Rocco di Mulina e l’annessa canonica siano preservate da una situazione d’abbandono sono stati tolti 130,00 euro per pagare la bolletta (novembre-dicembre) dell’energia elettrica.
Giuseppe Vezzoni
Responsabile di Libera Cronaca,addì 11.1.2023