A Capannori riconosciamo il diritto all’ossigeno:
al via una serie di misure per fare quel cambiamento culturale necessario per contrastare il cambiamento climatico e l’inquinamento dell’aria.
Il primo atto che va in questa direzione e che abbiamo presentato oggi è il ‘reimpianto compensativo’ di specie arboree, vale a dire che se qualcuno abbatte un albero – sia un soggetto privato o un soggetto pubblico – dovrà metterne a dimora di nuovi.


Noi metteremo a sua disposizione un agronomo che valuterà quali e quanti alberi ripiantare per garantire la stessa quantità di ossigeno degli alberi abbattuti.
A Capannori, quindi, si prevede in un apposito regolamento di ripristinare specie arboree idonee a garantire alla comunità gli stessi effetti benefici che la pianta precedente garantiva all’ambiente.
Chi non potrà o non vorrà ripristinare alberi sul proprio terreno, potrà farlo su terreni pubblici che metteremo a disposizione.
In un contesto cittadino un albero di medie dimensioni assorbe in media tra i 10 e i 20 kg di anidride carbonica l’anno, e se collocato in un contesto naturale tra i 20 e i 50 kg.
È quindi fondamentale far sì che ogni albero abbattuto venga sostituito e, allo stesso tempo, implementare gli alberi sul nostro territorio.
A partire dalla prossima primavera, pianteremo anche circa 1.300 nuove albertatue autoctone, operazione per cui abbiamo ottenuto un finanziamento regionale.
Al nuovo regolamento sta lavorando l’assessore Giordano Del Chiaro con gli uffici preposti.
Prendersi cura dell’ambiente è prendersi cura di noi stessi e della comunità.